Avellino-Ascoli 1-2
AVELLINO (4-4-2): Frattali 6; Gonzalez 5 Djimsiti 6 Perrotta 6 Donkor 6; Verde 6 (27′ st Camarà 6) D’Angelo 7 Paghera 5,5 Crecco 5 (7′ st Belloni 6); Castaldo 5 (22′ st Jidayi 6) Ardemagni 5. A disp.: Offredi, Mokulu, Lasik, Asmah, Omeonga, Bidaoui. All. Novellino 6.
ASCOLI (4-4-2): Lanni 6,5; Almici 6 Augustyn 6,5 Mengoni 6,5 Mignanelli 6; Orsolini 6,5 (39′ st Favilli sv) Carpani 6 Cassata 6,5 Giorgi 6,5 (27′ st Felicioli sv); Cacia 7 Gatto 7 (47′ st Paolini sv). A disp.: Ragni, Gigliotti, Manari, Cinaglia, De Angelis. All. Aglietti 6,5.
ARBITRO: Aureliano di Bologna 4,5.
Guardalinee: De Troia e Borzomì.
Quarto uomo: Viotti.
MARCATORI: 27′ pt Verde (AV), 38′ pt Gatto (AS), 19′ st Cacia (AS, rig.).
ESPULSO: 18′ st Perrotta (A) per fallo di mano.
AMMONITI: 13′ pt Paghera (AV), 16′ pt Mengoni (AS), 4′ st Djimsiti (AV), 15′ st Gatto (AS), 33′ st D’Angelo (AV), 41′ st Favilli (AS) per gioco scorretto.
NOTE: spettatori 5000 circa (incasso non comunicato). Angoli: 6-5 per l’Ascoli. Recupero: 0’ pt; 6′ st.
Peggio dell’Avellino è riuscito a fare Gianluca Aureliano che ha favorito il successo dell’Ascoli con due decisioni che fanno rabbrividire.
IL DETTAGLIO. Con la partita in equilibrio, sul risultato di parità (1-1: trasformazione impeccabile di una punizione da parte di Verde al 28′ pt e piattone di Gatto a due passi dalla porta con la difesa irpina addormentata al 38′ pt), l’arbitro bolognese ha negato un sacrosanto rigore all’Avellino (6′ st) quando Ardemagni, scattato sul filo del fuorigioco, ha lasciato dietro di sé Augustyn che ha inseguito l’attaccante fermandolo in scivolata, con l’intenzione (fallita) di colpire il pallone. Aureliano ha ritenuto l’intervento regolare. E’ riuscito poi a fare peggio al 18′ st concedendo un rigore inesistente agli ospiti, risolvendo a modo
BILANCIO. A Novellino, da cinque giorni al lavoro con la squadra, difficile chiedere di più, né si poteva immaginare un improvviso salto di qualità da parte di una rosa che manifesta lacune. Ma l’Avellino è apparso comunque più vivace rispetto al solito e con maggiore propensione offensiva. L’Ascoli ha saputo amministrare il vantaggio, talvolta con affanno nonostante l’uomo in più con Aglietti bravo nel tenere in equilibrio la sua squadra, schierata senza Addae e Jaadi, fuori per motivi disciplinari (“Alle 11,30 dormivano ancora”, ha spiegato il tecnico).
Corriere dello Sport