Da bidone a fenomeno il passo è breve, specialmente in una piazza focosa come quella partenopea. Ne sa qualcosa Lorenzo Insigne, ritornato al goal con continuità dopo un’astinenza che, su azione, si protraeva da febbraio. Una stagione, quella del talentino di Frattamaggiore, iniziata con qualche alto (5 assist in 16 gare), ma troppi bassi (0 reti, tante giocate sbagliate, polemiche sul rinnovo e sulle sostituzioni). Al magro bottino, ha fatto da contr’altare la partenza scoppiettante dell’alter ego Mertens, sia in termini di carisma che di incisività. Il nervosismo accumulato in questi mesi, come per magia, è però svanito nel momento più adatto. Al folletto belga si accende la spia della benzina e subentra Lorenzinho a guidare per mano la squadra: doppietta decisiva in quel di Udine, tiro a giro spettacolare con il Sassuolo e sigillo finale nel “triplete” regalato all’Inter. La grande prestazione offerta contro i nerazzurri, in particolare, restituisce fiducia all’intera squadra in vista del primo appuntamento cruciale della stagione: a Lisbona, infatti, il Napoli si giocherà il pass per gli ottavi di Champions League. Basta un pareggio, ma gli azzurri hanno dimostrato di non saper gestire uno 0-0 per 90′. Occorrerà giocarsela a viso aperto per non avere rimpianti. Con un Insigne di nuovo decisivo, al Napoli nulla è precluso.
Calcio in Pillole, rubrica a cura di Umberto Garofalo
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