Sannino getta la spugna, inizia l’era Bollini, che stamani sarà in città e nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento. Stavolta al ribaltone, il sesto della gestione Lotito-Mezzaroma per un totale di 9 allenatori (ma Perrone e Menichini sono stati richiamati 2 volte), si arriva dopo le dimissioni del tecnico di Ottaviano, comunicate al ds Fabiani nella tarda serata di martedì, accettate dalla proprietà nella notte tra martedì e ieri e
LETTERA. Subito dopo sul sito del club è stata pubblicata una breve lettera di commiato di Sannino. «Con molto dispiacere, facendo un passo indietro, rassegno le mie dimissioni – scrive il tecnico – per assicurare serenità all’ambiente e per dare un segnale significativo di stima verso la Salernitana e i suoi encomiabili tifosi. Ringrazio i presidenti e il direttore per avermi dato la possibilità di lavorare in questa prestigiosa società. Saluto con affetto i dirigenti, i collaboratori e i calciatori che con grande professional
CAUSE. Ma perché Sannino si è dimesso? «Per assicurare serenità all’ambiente», scrive il tecnico di Ottaviano. Dunque, una delle cause delle dimissioni è la profonda spaccatura con la tifoseria o con una parte della stessa. A far traboccare il vaso una frase che Sannino, squalificato, avrebbe detto lasciando il box della tribuna stampa dell’Arechi dove lunedì ha seguito la gara con la Pro Vercelli: «Dovevamo vincere 10-0, voi a Salerno non avete mai visto il calcio». E sui social si è scatenata la rivolta.
RISULTATI. La Salernitana ha vinto solo tre partite in questo campionato, pareggiandone 9 e perdendone 4. Due le costanti: troppe disattenzioni e scarsa voglia di rischiare. E poi le continue modifiche tattiche. «Sono nato col 4-4-2 – disse Sannino nel giorno della sua presentazione – ma col tempo ho capito che a calcio si può giocare in tanti modi. Avremo una difesa a quattro, ma non escludo la difesa a tre». E invece la Salernitana, dopo il ritiro, ha giocato prevalentemente col 3-5-2, passando poi al 3-4-1-2. E con calciatori impiegati in ruoli mai interpretati: Perico centrale, Improta esterno nel centrocampo a 5, Rosina a volte mezzala, Odjer regista. E con altri misteriosamente accantonati: Laverone, Zito, Caccavallo, Ronaldo, a tratti anche Donnarumma. «C’è una cappa grigia intorno a me e a questa squadra», disse Sannino dopo la vittoria in rimonta sulla Ternana. La sua avventura è durata poco più di 4 mesi.
Corriere dello Sport