Tra gli anni 60 e 70 il nome di Sandro Mazzola era sinonimo del club neroazzurro. Quattro scudetti in bacheca in bella mostra accanto ad una Coppa dei Campioni e un’Intercontinentale. Negli anni è rimasto sempre attento alle vicende dell’Inter e oggi osserva con attenzione la sfida tra la squadra di Pioli e quella di Sarri reduci da risultati molto diversi nell’ultimo turno di campionato.
Ma cosa si aspetta per la gara? «Sono sicuro: sarà una bella partita, aperta e combattuta». E come vede il Napoli? «Forse la mia è una voce fuori dal coro, ma ho visto sempre un bel calcio da parte del Napoli».
Merito di Sarri? «Mi piace come mette in campo la squadra e come la fa giocare. Propone un calcio sempre propositivo».
E l’Inter? «Da quando è arrivato Pioli stanno giocando bene e mi aspetto che anche contro il Napoli facciano lo stesso».
Nel Napoli uno dei problemi principali sembra essere legato alla figura di Gabbiadini. «Andrò contro corrente, ma a me Gabbiadini piace. Lo dico da tempo e penso che prima o poi dimostrerà le sue qualità».
Quindi è un giocatore da Napoli? «Assolutamente sì. È un calciatore da grande squadra ed il Napoli lo è».
Ma si aspetta qualche colpo dal mercato di gennaio? «Non direi, perché il Napoli in avanti è già al completo e poi a gennaio vendi quelli che non sono andati bene. Ma ripeto, Sarri non ha bisogno di altri attaccanti».
Per un Gabbiadini in crisi c’è un Insigne in netta ripresa: tre gol nelle ultime due partite di campionato con Udinese e Sassuolo. «Credo che Lorenzo abbia trovato la sua dimensione, finalmente. Mi piace perché è un attaccante rapido oltre che bravissimo nel dribbling. E queste sono qualità davvero importanti per un ragazzo che vuole fare strada, sopratutto in quel ruolo».
Con Sarri lo vede migliorato? «L’allenatore del Napoli con il suo gioco offensivo ne esalta le qualità, ed i risultati adesso si vedono».
Napoli-Inter vuol dire anche Icardi contro la squadra che più di tutte l’ha corteggiato nell’ultimo mercato estivo. «Penso che se Icardi fosse andato al Napoli la squadra di Sarri avrebbe fatto il definitivo salto di qualità. Stiamo parlando di un punto di riferimento davvero impareggiabile lì davanti».
Sarebbe stato utile tanto più che Milik, l’attaccante titolare, starà fuori ancora per un po’ dopo l’infortunio al ginocchio sinistro. «Certamente la sua assenza sta pesando sul rendimento della squadra, ma credo che il Napoli abbia a disposizione valide alternative che Sarri saprà valorizzare al meglio».
Quindi le scelte dell’allenatore del Napoli fin qui la convincono? «Per come ho conosciuto Sarri non mi sembra uno che perde la testa, anzi. Cerca sempre la soluzione giusta».
E poi? «Credo sia impossibile parlare e giudicare dall’esterno il suo lavoro. Bisognerebbe stare lì a vedere gli allenamenti e parlare con i giocatori per capire come vanno le cose. Solo quando sei lì e vedi con i tuoi occhi ti rendi conto. Ecco perché ripeto che meglio di Sarri non c’è nessuno in grado di sapere come stanno le cose».
Fonte: Il Mattino