Avellino, oggi primo test per Mister Novellino

Il concetto espresso dal nuovo tecnico dell’Avellino potrebbe apparire banale ed invece è fondamentale: «Il calcio è un gioco facile e non va complicato con tante parole inutili». Tradotto in termini concreti, significa che occorre rendere semplici quelle cose apparentemente complicate. Per questo Novellino ha cominciato subito a parlare di tattica all’ampia rosa di giocatori a sua disposizione passando poi alla fase pratica, mettendo tutti in discussione attraverso lo schieramento delle coppie. Ovvero due giocatori in concorrenza per ogni ruolo, in modo da rendersi conto delle qualità di elementi per la maggior parte poco noti al nuovo allenatore. Soprattutto quei giovani giunti dall’estero, quelli di colore, con un curriculum assai ridotto, magari talenti con potenzialità da esprimere oppure elementi su cui sarebbe inutile insistere. Due sedute atletiche sono davvero poche per trarre conclusioni, per questo Novellino preparerà la formazione per la partita del suo esordio nel modo più semplice possibile.
MODIFICHE. Una ossatura principale su cui allestire lo schieramento. Frattali tra i pali, ad esempio, con Gonzales punto fermo della difesa e poi D’Angelo e Jidayi a centrocampo con Castaldo e Ardemagni coppia di attacco. Ancora ipotesi, ma risulterebbero elementi di sicuro affidamento, gente di esperienza che il tecnico conosce benissimo. Attorno a questa spina dorsale saranno aggiunti gli elementi adatti a completare la formazione come un ipotetico Belloni da utilizzare sulla fascia, magari quella destra che il giocatore predilige, destinando invece Bidaoui quale esterno di sinistra a centrocampo; un Donkor da rispolverare e riabilitare facendolo giocare in una difesa a quattro; un Berat Djimsiti da sfruttare quale interno di difesa a sinistra con Gonzales interno di destra. Piccole ma sostanziali modifiche, insomma, attuate mettendo l’elemento giusto al posto giusto in modo da ottenere il massimo rendimento sfruttando le effettive caratteristiche dei giocatori disponibili. Che al momento non sono tanti, considerando le assenze dei vari Paghera, Soumarè e Migliorini aggiuntisi ai lungodegenti Gavazzi e Molina.
VERIFICHE. Oggi Novellino farà le prove generali provando – comunque senza svelare troppo – la formazione che ha in mente contro i giovani della Primavera in una partita che sarà sicuramente seguita da attenti spettatori sugli spalti, curiosi di vedere il modo di lavorare dell’allenatore che vuole iniziare subito bene, possibilmente con una vittoria contro l’Ascoli di cui è stato un giocatore una vita fa, a inizio degli anni ‘80 quando erano intense le sfide proprio con l’Avellino. Il cambio di guida tecnica ha rasserenato l’ambiente, coi tifosi che stanno rispolverando l’entusiasmo perduto e la voglia di frequentare di nuovo lo stadio. Novellino è troppo esperto per non sapere che una buona partenza renderebbe tutto più semplice, anche affrontare con rinnovato vigore il successivo e atteso match contro il Benevento in casa, e poi la gara di Bari particolarmente sentita dalla tifoseria irpina, così come quella al Partenio-Lombardi contro la Salernitana, derby che precederà la gara di Latina che concluderà dicembre e il girone di andata. Un bottino di 9 punti consentirebbe di girare a una quota tale da guardare con ottimismo al girone di ritorno. Figurarsi con qualche punto in più.

Corriere dello Sport

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