Caiazza: “Napoli-Sassuolo, un anno dopo, dimostra che l’integralismo non funziona!”

SALVATORE CAIAZZA, giornalista de Il Roma: “Contro il Sassuolo ha giocato la stessa squadra dell’anno scorso ma senza Higuain. Dove sono i nuovi acquisti? Il Napoli non è cattivo ma basa la propria forza sulla tecnica e sulla tattica. Inizia ad interessarci poco il possesso palla se l’avversario fa due tiri colpendo una traversa e facendo gol. Il vento è un po’ cambiato, ma la premessa è d’obbligo: chi gioca, allena o dirige non può pensare alla sfortuna. L’integralismo di Sarri non sta funzionando. Qualcosa va cambiato sia dal punto di vista tattico ma non solo. L’allenatore non può estraniarsi dal mercato ma deve iniziare a fare i nomi. Una cosa è allenare l’Empoli, dove lotti per la salvezza e pensi a valorizzare i giovani, un’altra è il Napoli, dove hai obiettivi importanti da raggiungere. Nel corso della propria carriera si può cambiare, non bisogna per forza restare legati a determinati principi che appartengono solo a squadre provinciali. Sarri può crescere anche dal punto di vista della comunicazione. Un altro errore che stiamo rimarcando dall’estate è la strategia dell’attacco. Milik si è infortunato ma tutti sapevano che Gabbiadini avrebbe avuto delle difficoltà. L’attaccante bergamasco, suo malgrado, è diventato un peso ed un problema che andava risolto a metà luglio e non a fine agosto, quando il suo procuratore è volato in Inghilterra per cederlo, senza riuscirci. De Laurentiis continua a parlare di Rog lanciando una grande frecciatina a Sarri. Dall’esterno si nota che tra presidente e allenatore c’è freddezza ed è per questo che non vedo margini di crescita, a meno che la squadra non si coalizzi con Sarri per arrivare all’obiettivo stagionale, ovvero la conferma della Champions League, fondamentale per l’aspetto economico della società”.

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