Il Milan fa sul serio. Vincere a Empoli non è facile e senza il gol preso nel recupero del derby, Montella sarebbe ora a due punti dalla Juve. C’è molto del tecnico in questa sorprendente scalata: il timing per l’inserimento di Lapadula l’ultima prova. Oltretutto sul Milan è sospesa la trattativa lunghissima per il passaggio della proprietà da Berlusconi ai cinesi. Che sia lunghissima è comprensibile vista la complessità e l’entità dell’operazione. Come e quando possa chiudersi è impossibile dirlo oggi. Il conto economico del club e le ragioni della holding (Fininvest), che l’ha sempre sostenuto negli ultimi trent’anni, spiegano la pazienza con cui Berlusconi sta curando la trattativa. Nessuno sa farlo in Italia meglio di lui.
Nella corsa scudetto la Juve ha una tappa importante. Allegri mira ad accumulare in questa fase il maggior vantaggio possibile in campionato, per poi concentrarsi sulla Champions dagli ottavi. Se questo è l’obiettivo, e che lo sia il tecnico l’ha ribadito ieri, vincere a Genoa darebbe alla volata bianconera un bello slancio. A dicembre la Juve affronterà Atalanta, Torino e Roma tutte e tre in casa (il derby secondo il calendario sarà fuori). Una grossa fetta dello scudetto si deciderà allora.
La Roma con il Pescara ha una di quelle partite storicamente insidiose. Quando tutto sembra facile, i giallorossi sono tra i più bravi al mondo a complicarsi la vita. Ma la squadra, anche a metà dei giri, ha la qualità necessaria per superare i propri difetti e riagganciare il Milan. Dzeko segna meno soltanto di Messi e Cavani. E’ quello che manca al Napoli per battersi alla pari con tutti, in Italia e in Europa. L’offerta per Belotti nasce da questa consapevolezza. E un problema impostato bene, è mezzo risolto.
Stefano Barigelli (CdS)