Diminuisce la perdita di bilancio del Napoli, ma è ancora in rosso

Lo scorso anno le perdite ammontavano a 13 milioni. L'assemblea conferma le cariche del club

Dipende da come si vuol vedere il bicchiere. Se cioè è mezzo vuoto o pieno. In pratica il Napoli per il secondo anno consecutivo ha chiuso in rosso il proprio bilancio. Ma rispetto alla stagione precedente, le perdite sono state notevolmente contenute. Parliamo dei conti maturati fino allo scorso 30 giugno, come emerge dalla lettura del verbale dell’assemblea dei soci del club azzurro, riunitasi lo scorso 28 ottobre. Secondo quanto riportato da «Calcio e finanza.it», l’ultimo bilancio segnala conti in rosso per 3.211.239 euro. Nel documento, comunque approvato dall’assemblea, per la seconda volta di seguito la voce entrate non è dominante rispetto alle uscite, però c’è un dato che soddisfa il presidente De Laurentiis: paragonando questo bilancio a quello del 2015, si evince il miglioramento. Nel 2015 le perdite ammontavano a poco più di tredici milioni di euro. È ovvio che sull’esercizio 2015-2016 abbia pesato la mancata partecipazione alla Champions League, che resta la manifestazione che garantisce il maggior numero di introiti grazie ai diritti televisivi. E poi fino allo scorso giugno sono venute meno le cessioni eccellenti che in passato (ad esempio i trasferimenti di Cavani e Lavezzi) avevano consentito al Napoli di compensare in parte i costi di gestione, gli ingaggi ai calciatori soprattutto. Pur trovandoci al cospetto di un fatturato che non tiene il passo della Juventus. Meglio andranno le cose quando si spulceranno i conti di questo esercizio in corso, e non c’è dubbio che tornerà ad accendersi la luce verde. Il Napoli presenterà un bilancio in attivo perché farà pesare sul bilancio l’ottima plusvalenza incassata a proposito della cessione di Gonzalo Higuain alla Juventus e verranno registrati nel bilancio gli incassi per la partecipazione a quest’edizione della Champions, circa quaranta milioni di euro: queste due voci avranno un impatto molto positivo sul prossimo fatturato complessivo. L’assemblea ha infine confermato le cariche per i prossimi tre anni, nessuno molla il proprio posto. Sostanzialmente il Napoli resta un affare di famiglia perché Aurelio resta presidente, circondato da moglie e figli, oltre ad Andrea Chiavelli, braccio destro di De Laurentiis e consigliere delegato.

Fonte: Il Mattino

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