Benevento, Buzzegoli non si fida del Vicenza

E’ stato l’ultimo tassello del nuovo Benevento di Baroni, giunto nel Sannio il 31 agosto sui titoli di coda della sessione estiva di mercato, con il campionato che già aveva preso il via la settimana prima. Daniele Buzzegoli si presentò al primo allenamento come se avesse sempre giocato in giallorosso: conosceva tutti, ma più di ogni altro Baroni, che come lui è di Firenze, e che lo aveva avuto l’anno scorso a Novara. Qualcuno sottovalutò il suo arrivo per via di un’anagrafe non più verde (33 anni compiuti a maggio) e quelle 8 partite disputate nella stagione precedente. Invece “Buba”, come lo chiamano simpaticamente i compagni, si è subito impadronito delle chiavi del centrocampo e da quando è entrato in squadra (giocò a Modena contro il Carpi che era arrivato appena tre giorni prima) ne è uscito solo per qualche lieve acciacco fisico. Come quello che lo ha costretto a stare inizialmente in panchina nelle due consecutive sfide interne contro Cittadella e Brescia: «Una banale infiammazione, tutto è passato – ha spiegato all’emittente Ottchannel – ora sto bene, ho lavorato sodo per tutta la settimana e se il tecnico vuole sono pronto ad andare in campo sin dal primo minuto».
Nelle ultime due vittorie, sia pure part time, è riuscito ugualmente a dare il proprio apporto. La squadra si è abituata al suo ritmo, a quelle giocate di prima che cambiano il gioco da un versante all’altro del campo. Sembra quasi non poterne più fare a meno. A Vicenza dovrebbe tornare al suo posto, subito, senza aspettare che la partita abbia già preso una sua piega: «Il problema fisico è risolto, non sento più fastidio. Ma ora dipende dal tecnico fare le scelte». Vicenza è una di quelle trasferte insidiose che non ti lasciano tranquillo: la squadra di Bisoli non ha mai vinto al Menti quest’anno e vorrebbe cancellare in fretta quello zero in classifica. «Il lungo periodo di crisi dei vicentini ci deve mettere in guardia: a volte anche per la legge dei grandi numeri ci sta che cambi il vento. Tra l’altro tutto si può dire del Vicenza tranne che sia una squadra di scarsa caratura: ha buoni giocatori e ha anche cambiato di recente allenatore. Per tutte queste cose dovremo stare ancora più attenti del solito».
D’altro canto in casa giallorossa la lezione l’hanno imparata tutti: un mese fa bastò un calo di tensione per andare in crisi e raccogliere appena un punto in quattro partite. Ora che invece si è reduci da quattro vittorie di fila, non si può certo pensare di poter vivere di rendita: «E’ l’errore che non dovremo commettere, non sono ammessi cali in questo campionato. Se siamo nei piani alti della classifica lo dobbiamo proprio alla concentrazione che sappiamo tenere nel corso delle partite. E sia chiaro che il nostro obiettivo non è affatto cambiato: più che alla posizione di classifica dobbiamo pensare di raggiungere in fretta i 50 punti della salvezza. Dopo potremo divertirci». Quella che sta per concludersi è stata una settimana speciale per Ciciretti e Cragno che hanno partecipato allo stage della Nazionale di Ventura. Una cosa che è stata vissuta con grande gioia da tutto il gruppo giallorosso: «Siamo tutti felici per loro, ma ora è bene che ritrovino in fretta concentrazione perché servono a noi. Per fare bene a Vicenza c’è bisogno dell’apporto di tutti». E il Benevento non vuole affatto fermarsi.

Corriere dello Sport

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