Avellino, Radunovic e Frattali si giocano il posto da titolare

Una porta per due: Boris Radunovic, 20enne portiere serbo, e Pierluigi Frattali che mercoledì prossimo compirà 31 anni, si stanno dividendo il compito nel tentare di evitare all’Avellino di prendere gol. Aveva iniziato Frattali, confermato dalla passata stagione, esordendo in coppa Italia a Bassano dove rimediò due gol con la conseguente eliminazione della squadra ipina dalla competizione tricolore. Con quella sconfitta

sfumò la possibilità di giocare contro la Sampdoria, nel turno successivo, ma l’Avellino pensò di concentrarsi sul campionato, iniziato in casa contro il Brescia. In quella gara fu schierato Boris Radunovic mentre nella successiva, a Chiavari, ci fu ancora Frattali tra i pali che passò successivamente di nuovo il testimone al più giovane collega ormai libero dagli impegni con la Nazionale Under-21 serba di cui fa parte da titolare. Radunovic aveva giocato sempre nella squadra della sua città, il Rad Belgrado mentre nell’altra militava suo fratello gemello, Pavle, centrocampista del Sindelic Belgrado. A Boris è sempre piaciuto giocare in porta divertendosi nel parare i tiri del fratello, facendolo dannare. Gli osservatori dell’Atalanta lo videro giocare il 26 maggio 2013, proprio il giorno del suo diciassettesimo compleanno, all’esordio nella sfida di Superliga contro il Radnicki Nis. In realtà erano andati a visionare altri giocatori, ma quello spilungone subentrato a Filip Kljajic nel finale di gara destò una particolare impressione e così Radunovic fu inserito nel lungo elenco dei calciatori stranieri da tenere d’occhio. Un’annata trascorsa prevalentemente in panchina per diventare poi titolare del Rad, collezionando 21 presenze prima di essere ingaggiato dall’Atalanta che sborsò un milione di euro per assicurarsi il portierone affacciatosi nella nostra serie A il 15 maggio 2016 giocando in Genoa-Atalanta, ultima giornata di campionato.
mandato a crescere. Boris aveva appena compiuto vent’anni quando la società bergamasca decise di mandarlo a fare esperienza nell’Avellino, in serie B. Finora ha giocato 9 volte incassando 9 reti e in tre partite è riuscito a mantenere inviolata quella porta che invece Frattali ha difeso 6 volte incassando lo stesso numero di gol del giovane collega (nove) senza prendere gol solo due volte. Oggi sarà Radunovic a giocare nella gara di Cesena, così come aveva fatto a Carpi, quindici giorni fa, chiamato all’ultimo momento a sostituire Frattali che aveva accusato un infortunio durante l’allenamento di rifinitura. Il portiere serbo, però, era impegnato con la sua Nazionale: il giorno prima dell’impegno di Carpi aveva fatto panchina durante la gara contro la Norvegia e Toscano lo pregò di mettersi in viaggio raggiungendo i compagni solo poche ore prima dell’impegno. Offrì una prestazione eccellente e poi si rimise in viaggio con destinazione Oslo per tornare quindi direttamente ad Avellino per la partita poi vinta contro il Pisa. Radunovic è di poche parole, rarissime le sue interviste. «Mi piace parlare sul campo», ha sempre ripetuto ma nel suo nuovo ambiente s’è subito integrato, diventando uno dei calciatori più apprezzati dalla tifoseria irpina.

Corriere dello Sport

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