Troppe scuse, la gente si sta allontanando. Non si vuole vedere la vera natura del problema, che invece emerge dai microfoni di Radio Punto Zero. A farla è ANTONIO CORBO, giornalista editorialista de La Repubblica: “I giornalisti devono essere curiosi, capire e informarsi. Spesso parlo con gli edicolanti, le antenne sensibili della città. Stamattina l’edicolante mi ha detto di non aver venduto neppure un giornale perché la gente non ne vuol più parlare di Napoli. Sta iniziando una crisi di rigetto. La gente è delusa, ogni volta c’è una scusa. Esiste una profonda crisi atletica, che nessuno vuole riconoscere: gli azzurri non hanno più passo. Sarri ha preso preparatori giovani, bravi, ma senza esperienza: forse costavano poco. I passaggi erano spesso laterali, era insopportabile vedere la partita. Le gambe non rispondono felicemente quando manca l’allegria e la gioia di correre. Il giocatore è come una macchina che scruta se stessa: se tutto va in ordine, motore, freni e gomme, tutto va in allegria. Gabbiadini? Meritava più fiducia oppure bisognava darlo via. Ad agosto c’è stato poco coraggio. A partire da gennaio i tifosi devono abituarsi ad un mercato più modesto. Serve una migliore comunicazione all’interno della società. Non possono andare ognuno nel conto proprio. A Lisbona, contro il Benfica, sarà più facile vincere che pareggiare. Il Napoli non dovrà commettere l’errore di accontentarsi del punticino”.