T. Iavarone: “Il Napoli deve imparare a variare la sua natura tattica rispetto agli avversari”

Serve un attaccante non solo per i gol, anche per l'evoluzione della manovra

Tony Iavarone è intervenuto nel corso della trasmissione Marte Sport live, queste le sue dichiarazioni:

La partita di ieri è il segnale che il Napoli è ancora in fase calante? E’ il segnale di come la parabola del Napoli sia discendente e di come ad ogni partita si evidenzi il problema della mancanza del centravanti. Non solo per i gol, ma proprio per la costruzione della manovra, per la copertura del centrocampo, perchè quando scende l’attaccante, permette ai centrocampisti di tenere molto di più la posizione e quindi, di avere un migliore equilibrio.  C’è stato il lampo di Udine, ora si deve capire se il Napoli lunedì saprà ripetere la partita di domenica, o sarà quello di ieri.

Napoli influenzato dal risultato di Istanbul? Il problema del Napoli ripeto è la mancanza di un attaccante, c’è bisogno di mettere qualcuno fisico e deve essere Gabbiadini. L’allenatore fa le sue scelte, ma diventa misterioso perchè non giochi. Non credo che il Napoli sia stato influenzato dal risultato di Istanbul, perchè se così dovesse essere sarebbe un problema. Prestazioni di cattiveria, come quella della Juventus, si ottengono con la voglia di vincere e non ci si fa influenzare dai risultati. Il Napoli deve anche imparare ad adattare la sua natura tattica in base agli avversari, non ci si deve fossilizzare solo su un modulo, perchè ogni partita è a se. Certo, non sconvolgere tutta la metodologia e la tattica, ma cercare di essere camaleontici è utile al giorno d’oggi, soprattutto in una situazione di difficoltà.

Il calo fisico come lo interpreti? Quando i meccanismi non funzionano, il passaggio non passa, allora subentra una sorta di sfiducia…Il calo fisico si, ma non è questo il problema. Al Napoli non manca la forma, quella che manca attualmente è la capacità di giocare sovraritmo. Ora, un pò l’infortunio di Milik, un pò la prevedibilità, ci penalizzano. In Italia il calcio è tattico e per questo, tornando indietro a quello che dicevo prima, si devono cercare nuove soluzioni.

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