Finalmente il cerchio si è chiuso. Un uomo al comando e una schiarita nel cielo che sovrasta la Reggia. Gli ultimi sviluppi delle vicende societarie aprono davanti alla Casertana un futuro diverso. Gli intrecci extracalcistici che hanno caratterizzato gli ultimi mesi lasciano finalmente spazio soltanto al campo. Con Giuseppe D’Agostino presidente ed azionista al 67% si chiude il susseguirsi di coabitazioni sul trono a tinte rossoblù che avevano reso più gravosa ogni procedura decisionale. Chiaro che da questo momento il nuovo azionista di maggioranza pianificherà gradualmente le mosse da compiere. Interventi che potrebbero portare nuovi volti nei quadri dirigenziali entro la fine dell’anno. Ma, come detto, se c’è una cosa che ora la Casertana può fare, è senza dubbio quella di rivolgere l’attenzione soltanto al calcio giocato. Anche perché
al primo sentore di cambiamento, la stessa squadra sembra aver trovato la giusta serenità. I sette punti conquistati nelle tre sfide con Cosenza, Juve Stabia e Siracusa sono un segnale importante lanciato dai falchetti, soprattutto alla vigilia di una trasferta storicamente difficile per i campani. Lo Zaccheria è stato sempre avaro di soddisfazioni nelle ultime stagioni. Lo scorso anno proprio da Foggia iniziarono i primi segnali di cedimento di quella che fino ad allora era parsa una corazzata dallo spirito operaio. Era il 30 novembre 2015: giusto un anno dopo i rossoblù ritorneranno nel catino pugliese con squadra ed ambizioni diverse.
amarcord. L’unica vittoria della Casertana in casa rossonera risale al 2 giugno 1985 quando decisero le reti di Mariotti, Frigerio e Garzieri. L’ultimo risultato positivo è maturato nella stagione 2013-14 con il gol di Bacio Terracino che trovò la risposta di Giglio. Ai ragazzi di Tedesco si chiede una grande prova per cercare di sfatare un altro tabù, così come di recente è stato fatto in casa del Cosenza. Unico assente del match sarà proprio uno degli ex, nonché foggiano, Alessandro Potenza alle prese con problemi muscolari. Rientra dalla squalifica Carriero, pronto a riprendersi una maglia da titolare al fianco di Matute e Rajcic. In attacco continua la crescita di Corado: la terza rete, la prima da tre punti, lo ha consacrato definitivamente come elemento imprescindibile per l’economia di gioco.Corriere dello Sport