Napoli è stata una tappa tutt’altro che fortunata nel destino di Alberto Grassi. Al primo giorno di allenamento arriva un pesante infortunio, che relega il centrocampista bergamasco ai margini della rosa. Se il buongiorno campano non è dei migliori, i mesi seguenti non risultano certamente più piacevoli per il classe ’95. In 6 mesi alla corte di Sarri, dopotutto, il contachilometri recita ancora “zero minuti” in gare ufficiali, nonostante la riabilitazione fisica sia presto ultimata. La scelta della società, dunque, è inevitabile: Grassi ritorna in prestito all’Atalanta, squadra che precedentemente ne deteneva il cartellino, con il desiderio di riassaporare il campo con continuità. Il feeling con Gasperini, nel frattempo divenuto nuovo allenatore degli orobici, fatica però a sbocciare: solo quattro apparizioni in 13 partite, con un minutaggio totale di appena 112′. Non volendo dilapidare il patrimonio investito, i vertici societari partenopei sono intenzionati ad intervenire a gennaio: all’orizzonte si profila un nuovo prestito per il nazionale Under 21, in un club che lo riporti al centro del progetto. Chievo e Pescara sono in prima fila, il Crotone ha già incominciato a chiedere informazioni. Riuscirà a non appassire uno dei giovani profili più interessanti del calcio italiano?
Il Punto di Umberto Garofalo
RIPRODUZIONE RISERVATA ©