Le parole in conferenza stampa riportate da Il Mattino:
Diawara è in grande crescita, avrò spazio anche in Champions e ci saranno cambi rispetto a Udine? «La presenza di Diawara non dipende solo dalla valutazione su di lui ma dalle scelte che faremo a centrocampo per dare solidità al settore ma è chiaro che verrà preso seriamente in considerazione. I cambi dipenderanno dalla stanchezza che riscontrerò nei calciatori».
A Udine il Napoli è rinato come gioco? «La squadra dal punto di vista del gioco non è mai morta: a Torino non abbiamo mostrato un brutto calcio e contro il Besiktas la sconfitta è arrivata per errori individuali gravi. Dal punto di vista delle prestazioni siamo rimasti sempre su buoni livelli, però ci sono dei momenti in cui questi errori possono venire fuori».
I numeri dicono che rispetto all’anno scorso in campionato è stato segnato soltanto un gol in meno. «Questo conferma quello che ho già detto: la squadra deve lavorare sulla fase difensiva, prendere 3-4 gol in meno avrebbe significato più punti in classifica. Certo, a volte si è trattato di errori poco preventivabili, come in occasione di qualche retropassaggio e anche la rete di Udine era evitabile. Nelle ultime giornate stiamo migliorando come prestazioni: ora dobbiamo metterci al passo come reti subite e va spazzato via quel pizzico di superficialità che ancora emerge».
In attacco con i tre vicini diventa tutto più semplice? «A Udine tutto è stato facilitato dal gol fatto ad inizio ripresa perché in vantaggio si trovano più spazi e diventa tutto più agevole. Come impostazione, però, il primo tempo è stato ottimo, ci siamo persi negli ultimi venti metri per il poco movimento senza palla».
Yarmolenko l’unico da temere? «La Dinamo non è solo Yarmolenko, sono tanti i giocatori di livello e il centrocampo è molto valido, ha qualità e quantità. Hanno giovani forti, questo non so se è un vantaggio o uno svantaggio perché i giocatori sono forti o scarsi indipendentemente dall’età».