Serie B, D’Angelo regala tre punti all’Avellino

Contava solo vincere. Al termine di una settimana alla stregua di uno psicodramma, tra tensioni, contestazioni, malori, querelle. E l’Avellino ci è riuscito. Quarta vittoria casalinga, secondo risultato utile consecutivo. Fuori dalla zona play-out. È bastato un gol di D’Angelo, il salva-allenatori, il capitano che spazza via dubbi, malumori e sfiducia con i suoi gol decisivi, per stendere il Pisa del combattivo Gennaro Ivan Gattuso. Dopo quello capolavoro della scorsa stagione alla Pro Vercelli e la zampata di rapina contro lo Spezia, fuori dal cilindro del mediano di Ascea spunta un sinistro deviato da Longhi: basta e avanza per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Minuto 73. Da subentrato. Pure per lui, per il senatore con la numero otto, la rete è una liberazione; il punto esclamativo per scrollarsi di dosso preoccupazioni e nervosismo ereditate dall’aggressione subita dai suoi familiari, per motivi non inerenti al calcio, non più tardi di qualche ora fa. Non ha oggettivamente brillato il lupo, mai pericoloso fino al lampo tra la pioggia battente di uno dei suoi leader carismatici. Ma di questi tempi non c’era cosa che contasse – a costo di essere ripetitivi – più dei 3 punti. Bottino pieno che il tecnico Domenico Toscano, perennemente sulla graticola, che ha festeg

giato dal posto che meno si sarebbe immaginato: dalla sua camera di ospedale, presso la Clinica Santa Rita, dove è stato costretto al ricovero, ieri pomeriggio (dolorosa colica renale). Il bicchiere del gioco sarà pure mezzo vuoto, ma ci sarà tempo per guardarlo. Adesso meglio dare un’occhiata dalla classifica, che nonostante tutto sorride.

Può esultare pure Michele Napoli, il vice del tecnico calabrese, che all’esordio in Serie B ha brindato a un successo che può rappresentare un possibile punto di svolta. Lo sarà? Non resta che scoprirlo, con la rinnovata consapevolezza che è questa la dimensione con cui convivere per garantirsi la permanenza in categoria: soffrire. La strada è lunga e tortuosa, ma per l’ennesima volta il lupo, ferito, ha piazzato il colpo risolutore; che profuma di nuova chance per un futuro costantemente nebuloso. All’inizio della settimana entrante l’acuto sarà valso solo due punti, per via del punto di penalizzazione in arrivo per il “caso Trotta”, ma ora più che mai è il momento di badare al sodo e godersi l’affermazione: dal sapore di unica medicina per affrontare un domani da interpretare come oggi. Vivendo alla giornata, col coltello tra i denti.

Ottopagine.it

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