L’attacco azzurro – di A. Tullio: “Insigne, tutto in una notte”

Insigne show. Ne fa due, se ne mangia un terzo e coglie una traversa. Dalla sinistra Insigne spegne ogni velleità di un’Udinese che nulla urta contro l’organizzazione della squadra azzurra che niente concede. Callejon concede niente in fase di non possesso e punge quando le maglie bianconere si allargano nel tentativo di raddrizzare una partita compromessa. In mezzo resiste Mertens troppo vicino ai centrali ad inizio gara. E’ qui che si consuma ogni equivoco tattico che diventa il cavillo che interrompe ogni velleità azzurra di andare in vantaggio il primo tempo. Mentre il Napoli costruisce con le linee dietro Mertens ne spegne ogni velleità perchè si muove poco e dialoga poco, così i centrali bianconeri primeggiano e tolgono ogni giocata agli azzurri sul tempo e sugli spazi. Si consuma una gara che è destinata sullo zero a zero. Si consuma cosi la gara nella quale ancora il fantasma di Mertens e quello di Gabbiadini sono irruenti con il passare dei minuti. La partita scorre e descrive un Napoli che costruisce e non concretizza mai. Descrive un Napoli che è poco presente in area di rigore perchè difetta in intensità, densità e movimenti. E’ il Napoli dei processi che si fa largo con il passare dei minuti davanti ad un’Udinese che può accontentarsi di un pareggio insperato, forse. Ma questo è anche il Napoli di Lorenzo che se lo prende tutto in una notte all’improvviso. Ricama Callejon e la squadra tutta lo assiste. Lui concretizza. La butta dentro. Due volte. Tanto tempo è trascorso e questa serata segna la sua rinascita. Questa squadra ha bisogno di quel giocatore che trova il goal e cambia una partita che con il passare dei minuti diventa sempre più pigra e più monotona. Due goal, decisivi. Tre punti. Tranquillità e speranza. Niente resa. Novembre ed il Friuli possono far ripartire gli azzurri. Insigne, è merito tuo.

a cura di Alessandro Tullio

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