Nino D’Angelo: “Grazie a tutti ma bisogna capire fino a che punto questa società vuole vincere”

NINO D’ANGELO a “Fuori gara” in onda su Radio punto Zero: “In questi dodici anni il Napoli è cresciuto sempre. L’era De Laurentiis è ricca di soddisfazioni, siamo tornati in Serie A e in Champions dopo tanti tempo. Ora, però, bisogna capire fino a che punto questa società vuole vincere. La squadra è forte ma manca sempre qualcosa, quest’anno è più completa ma meno forte dell’anno scorso perché non c’è più Higuain. Anche la sfortuna, quest’anno, ha inciso: perdere Milik è stato un bel problema, Gabbiadini non sembra da Napoli. Rispetto al passato la passione s’è affievolita, ci sono troppi soldi e, dunque, anche le società fanno più conti. Il Napoli è diventata un’Udinese che prova ad andare in Champions League: compriamo giovani, li valorizziamo e poi vanno via perché hanno mercato. De Laurentiis è fortissimo coi conti ma appena qualcosa non va bene, come adesso, abbiamo tutti un po’ paura. La squadra attuale è molto forte ma se Higuain fosse rimasto non ci sarebbe stata storia per nessuno, peccato. È vero che il Napoli non ha vinto tanto, ma ricordo ai tifosi che in passato lo stadio era sempre pieno, addirittura fu aumentata la capienza. Credo che il tifo sia cambiato molto, ho vissuto l’era Maradona, il top del Napoli, il più forte di tutti i tempi. Ripeto, i soldi hanno sbiadito la passione per tutte le cose, non solo per il calcio. La gente ha capito che coi soldi, purtroppo, si possono comprare anche i sentimenti. Pasquale D’Angelo era una persona eccezionale, un competente, un grande tifoso del Napoli. Parlavamo spesso di calcio. È stata una grande perdita, per il tifoso e per tutti noi. Era un amico ed insieme facevamo anche belle autocritiche. Pasquale sapeva parlare di calcio, se ne intendeva veramente. Lui era un vero tifoso, rappresenta la vecchia guardia del tifo, quelli dell’era Maradona”.

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