CdS – Dal Belgio: Napoli-Bailey, qualcosa si muove

Il valore del giamaicano è intorno ai 15 milioni

Ieri, oggi e dopodomani: perché il mercato ha tempi variabili, spazi enormi, non si concentra solo nel centro dell’area di rigore (altrui) per rimediare un bomber, non insegue esclusivamente sogni a presa rapida. Il progetto ha ampie vedute e prospettive che vanno al di là dell’ombra di Milik e dei tormenti di Gabbiadini, che pure hanno priorità: ma c’è dell’altro, ovviamente, affinché l’Idea di calcio viva sempre e si alimenti attraverso una serie d’interventi mirati.
Il futuro è adesso o meglio è sempre e per opzionarlo bisogna giocare d’anticipo, essere aggiornati, godere di qualche privilegio da costruirsi nella penombra del mercato, che è ufficiosamente lanciato e non ha frontiere: la meglio gioventù è ovunque, in Italia, in Europa, nel Mondo e il Napoli ha lanciato sguardi e strappato promesse, aspettando l’ora giusta. Ce n’è per tutti i gusti: Leon Bailey, 19 anni nello scorso agosto, attaccante dello Genk ed extracomunitario – e in Belgio Giuntoli ci è andato o ha mandato suoi osservatori – sta strappando copertine di giornali in sequenza ravvicinata: è un’ala vecchio stampo, rapidità schiacciante, la giusta dose di malizia e un rapporto ondivago con il gol (otto reti segnate, una in campionato e sette tra qualificazione e gironi di Europa League). E’ l’uomo – verrebbe da dire il bambino – del giorno, sul quale il Napoli s’è lanciato da un bel po’.

LA FOTO. Tutto nasce, ma ufficialmente, un mese fa, quando Craig Butler, papà d’un ragazzo che utilizza il cognome materno, è arrivato a Napoli ed ha deciso di tenere la notizia completamente per sé, sistemandola persino nella bacheca personale di Facebook: il babbo-procuratore di Bailey non ha resistito ed ha postato la proprio foto, nella hall di Castel Volturno, dinnanzi al simbolo di una società che evidentemente l’aveva invitato per conoscersi un po’ meglio.

CHE PREZZI. Il Napoli e il Genk hanno rapporti consolidati da un triennio, avviati e consolidati con l’affare Koulibaly che scivolò via, nell’inverno del 2013, nella più assoluta limpidezza e in clima d’assoluto rispetto per quei patti chiusi a gennaio 2014 con una stretta di mano e ratificati sei mesi dopo con le firme sui contratti. Rieccoli, dunque, Napoli e Genk, ma stavolta per un attaccante: ritrovarsi è stato bello, anche perché in Belgio hanno consapevolezza delle promesse di Bailey e la trattativa può considerarsi avviata, pur nelle difficoltà. I quindici milioni richiesti vengono ritenuti un’enormità per un diciannovenne che qualcosa ha lasciato intravedere: le distanze restano rilevanti, ma anche colmabili, perché la volontà delle parti esiste e la testimonianza del desiderio di Bailey è racchiusa in quell’istantanea che è visibile a chiunque vada in giro su facebook.
La Redazione

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