Alberto Grassi, grosso equivoco dell’ultimo mercato invernale, intuizione di De Laurentiis non avallata dal suo allenatore. Nove milioni per un ventenne che in sei mesi, complice l’infortunio, non è riuscito a raccogliere neppure un minuto. In estate è tornato in prestito secco all’Atalanta, ma ne è diventato comprimario. Non c’è da sorprendersi: nonostante le
qualità, Grassi è un ex talento del vivaio dell’Atalanta al quale, per ovvie ragioni, sono oggi preferiti due prodotti attuali – dunque future plusvalenze – come Kessié e Gagliardini.
Una meteora Raffaele Maiello. Classe ’91, perso alle buste e poi riacquistato per oltre un milione dal Crotone, il centrocampista acerrano è in prestito ad Empoli dalla scorsa estate. In totale 13 presenze e 520 minuti in sedici mesi: briciole. Infine Eddy Gnahoré: fu acquistato lo scorso gennaio dalla Carrarese e girato in prestito al Carpi, Serie A. Quattro panchine prima di un incidente d’auto che lo ha tenuto ai box per tutta la stagione. In estate, clinicamente guarito, è stato girato in prestito al Crotone. La beffa? La società calabrese ha deciso di non inserirlo in lista per la Serie A per “motivi fisici”. Qualche errore di troppo per una società che vuole lavorare in prospettiva. (Il Roma)