Sin qui i due casi un po’ più spinosi. Per gli altri invece le occasioni sono (più o meno) arrivate. Di Milik, giunto agli inizi di agosto per sostituire Higuain, s’è detto: è partito da titolare e col botto (9 presenze e 7 gol). Peccato poi per tutto il resto. Il connazionale Piotr Zielinski, forte di credenziali apprezzatissime dallo stesso tecnico, s’è ritagliato un suo spazio rilevante, riuscendo a scendere per 15 volte in campo. Alternandosi soprattutto con Allan, sul quale continua a guadagnare rapidamente terreno in sede di gerarchie. Anche Nikola Maksimovic, acquisto di peso di fine agosto, è riuscito a timbrare il cartellino a ripetizione (nove presenze) complice l’infortunio di Milik, ma anche quello di Chiriches d’inizio settembre. Il rumeno sta attualmente riguadagnando posizioni sul serbo: sarà un bel duello. Infine Amadou Diawara, con sei presenze: giovane, spensierato persino sfrontato nell’approccio al campionato, ma soprattutto alla Champions. Tanto da sorprendere lo stesso Sarri: «O è incosciente, o ha grande personalità». Probabilmente più la seconda, e questa sua “sfacciataggine” ha fatto sì che scavalcasse addirittura Jorginho nelle preferenze del tecnico.