Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Zero, del Napoli e del momento che sta vivendo: “Per dare un giudizio complessivo su Reina dovrei vederlo in settimana durante gli allenamenti. Nell’arco di una stagione 4-5 errori dei portieri vanno messi in conto, ma quando pareggi vengono rimarcati di più. Ribadisco per l’ennesima volta che Pepe è tra i portieri più forti al mondo e non può essere messo in discussione. Il Napoli non può rinunciare ad un portiere simile, ma alle sue spalle, conoscendolo, sarei felice avesse spazio anche Sepe, un ragazzo che ho visto crescere e che ad Empoli, due anni fa, ha fatto un campionato stratosferico. L’unica cosa che potrebbe non far star tranquillo Sepe è il periodo che sta vivendo il Napoli. Gli azzurri hanno perso un po’ d’umiltà, pressano meno rispetto alla passata stagione. C’è meno voglia di riconquistare la palla e correre. Un altro problema è la mancanza di Albiol, fondamentale per il reparto difensivo. Per molti allenatori i singoli non contano, ma non sempre è così. Il carisma e l’esperienza dello spagnolo sono fondamentali. Gabbiadini? Non è una prima punta, lo abbiamo visto lo scorso anno: è un errore dell’ultimo mercato. Sarri doveva imporsi con la società e spiegare che Gabbiadini non era l’attaccante ideale per il suo modulo di gioco. Milik è giovane, ha un futuro strepitoso davanti, ma non è ancora il salvatore della patria. Il Napoli doveva muoversi diversamente sul mercato, a gennaio ci saranno problemi per l’arrivo di un centravanti. Defrel non è una prima punta mentre Pavoletti lo prenderei subito, ora, portandolo in braccio a Napoli. Lo avrei preso già a giugno dopo la cessione di Higuain. Ho vestito per tre anni la maglia del Napoli ma non ho mai sentito parlare così De Laurentiis, probabilmente c’è un problema con l’allenatore. Queste situazioni non fanno bene alla squadra, il richiamo andava fatto in privato, non in pubblico, per evitare polemiche. Hamsik è un fuoriclasse ma non può fare il trequartista, in quel ruolo si perde un giocatore di straordinaria importanza. Esistono, come lui, i leader silenziosi, capitani che danno l’anima per la maglia, come pochi, senza fare troppo rumore. Diawara? Sicuri abbia diciannove anni (ride, ndr)? Al di là delle qualità mi impressiona la sua personalità. Si sta imponendo come un veterano, secondo me diventerà un grandissimo giocatore. Sarri gli ha dato la giusta fiducia e il giocatore lo sta ripagando con prestazioni importanti”.