Già da 15 giorni il polacco svolge lavoro di riabilitazione in piscina, adesso oltre alla rieducazione comincerà a nuotare con intensità, l’obiettivo è fargli ritrovare al più presto la condizione atletica. Le sue parole al portale polacco:
«Tutto sta andando secondo i piani, non ho problemi con il ginocchio: non è gonfio e non ci sono accumuli di sangue ma non voglio sbilanciarmi. Quello che mi sto perdendo ora, lo recupererò in seguito, non voglio avere fretta. Tornerò in campo quando i medici mi giudicheranno guarito al cento per cento. Speriamo possa accadere in primavera.Mi alleno due volte al giorno, poi faccio cyclette, piscina e altri esercizi per rinforzare i muscoli. Svolgo almeno due sedute giornaliere: alle 9 sono al centro sportivo e torno a casa alle 16, poi faccio degli esercizi supplementari. Sono ancora all’inizio del percorso, tutto sta andando secondo i piani. L’attaccante polacco ha anche parlato della città e del rapporto con i tifosi: «Il loro affetto è stupendo, ma non mi sento una stella della squadra. C’è chi è da più tempo di me nel Napoli e devo ancora diventare un giocatore migliore, crescere. Una volta due scooter mi hanno inseguito per cinque chilometri. Ad un semaforo hanno bussato al finestrino e mi hanno chiesto un autografo: avevo paura volessero altro. I compagni di squadra nello spogliatoio mi hanno sconsigliato di indossare orologi costosi, non mi è mai successo nulla, ma certe situazioni è meglio evitarle. I tifosi hanno insistito per regalarmi la mia statuina a San Gregorio Armeno e spesso i giocatori non pagano nei ristoranti: io avrò pagato al massimo due volte su dieci».