“Negli occhi di tutti era rimasto quel fantastico gol di Higuain che aveva concluso il 4-0 al Frosinone. Tutta la squadra aveva giocato per il Pipita, dopo il gol di Hamsik, per lanciarlo verso lo storico record dei gol che avrebbe cancellato dagli almanacchi il nome di Gunnar Nordahl. Allan, Hysaj e Mertens confezionarono i palloni della tripletta di gloria dell’argentino. Negli spogliatoi del San Paolo dilagava la felicità del secondo posto e del primato di Higuain. Alla vigilia di un nuovo campionato, il secondo di Sarri e il tredicesimo per De Laurentiis, un giorno all’improvviso è scoppiata la guerra dei sette mesi. Da tanto dura. La partenza di Higuain ha indebolito la squadra. Sarri si lamenta: «Noi non dobbiamo stare in testa alla classifica, dobbiamo giocare bene. Siamo il quinto monte stipendi d’Italia. Noi non abbiamo obblighi di vincere». Risponde il cannone del castello presidenziale: «Anche se siamo il quinto fatturato, abbiamo investito 128 milioni sul mercato per potere dare ai napoletani e all’allenatore una squadra competitiva e da quello che è emerso finora mi sembra che il Napoli sia molto competitivo». Calma, ragazzi. Una volta De Laurentiis ha detto: «Quando amoreggiamo con Sarri lo facciamo in maniera riservata». Cominci a farlo in pubblico senza dare l’impressione, che è più che una impressione, di una guerra stupida“. A cura di Mimmo Carratelli. Tratto da Il Mattino