Hamsik. Il suo nome è il simbolo di un Napoli che nell’ultimo periodo gioca senza arrendersi nonostante ogni sorta di vento contro. E’ il mediano che non riesce a finire la partita per i crampi perchè pazza è la sua partita nel tentativo disperato in ogni attimo dei novanta minuti di tenere insieme un Napoli che lotta contro se stesso.
E’ il Napoli delle contraddizioni. Hamsik Hamsik segna ed Hamsik ci prova. Fa assist e conclude, corre e sgomita, raccoglie palla ed attacca gli spazi. Giocatore universale, Marek. Al suo fianco l’essenziale Diawara. Impossibile tenerlo fuori in un contesto nel quale il Napoli è in balia di se stesso non in termini d gioco ma in termini di distrazioni. Corre e pressa, essenziale e semplice. Gioca sempre la partita che serve alla squadra e mai per lui stesso. La nota negativa è il terzo della metà campo, Zielinski. Incerto, faticatore ma confusionario nella scelta dei movimenti negli appoggi e nell’attaccare gli spazi. Dovrebbe riempire spazi creati ad arte da chi gli gioca davanti ma difficilmente occupa lo spazio necessario di sopravvivenza anche perchè la metà campo laziale è attenta a chiudere le giocate ( dove può ) di un Napoli che corre e fa bel gioco , manovra velocemente ma senza concludere. E’ il reparto che desta meno preoccupazioni, il più continuo.
a cura di Alessandro Tullio