Mertens: “Insigne è il mio idolo, una vittoria e poi la sosta. Venite al San Paolo che ci divertiamo”

Si traveste da tutto, Dries Mertens. Da falso nove ma anche da Lorenzo Insigne. Certo. Come ha fatto l’altra sera, alla festa della figlia di Pepe Reina quando si è presentato indossando la maglia del talento di Frattamaggiore, tingendosi i capelli di biondo e truccandosi di tutto punto per somigliare come una goccia d’acqua al compagno di squadra. Col tocco in più degli occhiali al viso. D’altronde pur di esserci con la Lazio, questa sera, farebbe qualsiasi cosa. «E poi Insigne è il mio idolo…», confessa il 29enne. «Quello che più conta per me è giocare. Poi l’allenatore decida con tranquillità dove mettermi in campo». Prima punta o ala sinistra che importa, al posto di Gabbiadini o al posto di Insigne, quel che conta è esserci. «Non ho rivalità con nessun compagno, il nostro è un gruppo straordinario che in testa solo il bene del Napoli», dice il belga parlando a Radio Kiss Kiss. Quest’anno solo col Bologna non ha giocato, poi per il resto ha collezionato 816 minuti. Otto volte ha giocato in quello che è il suo ruolo, sulla fascia, e cinque da punta centrale. Ovvero, da falso nove. Il Napoli che campa senza bomber ma che forse non può campare in eterno così, si affida a lui per sopperire all’assenza di Milik e ai vuoti di Gabbiadini. La gara con la Lazio prima della partenza con la sua nazionale. «La cosa più importante di tutte è prendere i tre punti con la Lazio: vogliamo andare alla sosta con una vittoria». Non ha voglia di fare appelli al pubblico, lui non è mai stato un vero capopopolo. «No, parlo sul campo, non mi va di farlo prima. Spero solo che la gente venga a vederci, perché quando il San Paolo è pieno per noi è una sensazione molto più bella e ci divertiamo di più».  Mertens è divenuto tutto d’un tratto il più importante di tutti: anche perché è davvero il più duttile degli attaccanti azzurri. «Io non ho remore a mettermi a disposizione di tutti, perché questo è un grande gruppo e voglio rimanere qua ancora per tanto tempo». Non considera il risultato di Istanbul come un risultato negativo. «Certo, sarebbe stato meglio vincere col Besiktas e abbiamo avuto anche tante occasioni per farlo ma pareggiare in Turchia è un’ottima cosa, è il giusto premio per una squadra che ci sta mettendo tanta forza in ogni partita. Abbiamo avuto carattere, in casa abbiamo perso immeritatamente e siamo andati lì per riprenderci qualcosa ma abbiamo sbagliato qualche gol». Racconta poi il perché ha scelto di «travestirsi» da Insigne alla festa dell’altra sera a Villa Diamante. «Era la festa di compleanno della figlia di Reina che ha fatto otto anni. Non avevo vestiti perché non ci avevo pensato, e sono andato alla festa come il nostro idolo Insigne e li ho tinti. Abbiamo riso tanto e questo è bello. Però adesso basta scherza, stasera dobbiamo vincere». La Lazio con Immobile, Keita e Felipe Anderson è un avversario di cui Mertens ha grande rispetto. «Siamo pronti perché è una partita molto importante come tutte. Adesso giochiamo in casa e loro sono avanti, questo non mi piace ma noi vogliamo vincere. Immobile? Speriamo che si ricordi che è di qua e non ci faccia gol…».

Fonte: Il Mattino

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