L’approfondimento – di R. Muni: “Il gioco è l’unica via maestra”

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Di recente, Maurizio Sarri ha tracciato la linea che divide il Napoli dalla Juve. Da un lato gli azzurri, squadra di prospettiva, piena di elementi di valore, ma dall’età media piuttosto giovane e dall’altra la squadra bianconera, più matura ed attrezzata per vincere subito. Secondo il mister nativo di Bagnoli, è solo attraverso il gioco che la sua squadra può arrivare a tagliare un traguardo prestigioso, a vincere il tanto agognato terzo scudetto, magari nel medio periodo. Il gioco, in altri termini, è l’unica via maestra per diventare grandi e vincenti e analizzando le partite di Torino e Istanbul, si ha la netta sensazione che i calciatori azzurri abbiano perfettamente capito il concetto. In tal senso, i complimenti di Sacchi alla prestazione europea del Napoli ed al gioco espresso in Turchia, vanno accolti con grandissimo orgoglio. La ricerca del gol attraverso il gioco, gli schemi e la grande organizzazione, concetti di sacchiana memoria, sono stati e continueranno ad essere l’unico canovaccio che gli undici azzurri dovranno recitare su tutti i campi, in ogni circostanza ed ogni competizione. Se contro il Besiktas, il Napoli ha ottenuto un punto prezioso in chiave qualificazione, la partita di Torino stona solo per il risultato. Se poi si pensa che da un lato c’era la Juve a casa sua e dall’altra una squadra, il Besiktas, che non perde da maggio scorso, i risultati ottenuti dicono molto meno di quello che rappresentano. E anche il successo ottenuto a Crotone, nonostante sia stato fatto passare sotto silenzio da parte dei media, non è da sottovalutare visto che la compagine calabrese ha ottenuto 4 punti su 6 nelle successive due partite. La squadra azzurra, in casa dei campioni d’Italia, ha fatto una grande prestazione e tale percezione è condivisa anche da chi non è di fede napoletana. Forse, l’unico rammarico, al di la del risultato, è il non essere riusciti a tirare in porta un numero sufficiente di volte da impensierire la difesa avversaria anche se Hamsik & co. hanno tenuto il pallino di gioco per la maggior parte del tempo. Questione anche di faccia tosta che merita di essere ottimizzata con un pizzico di coraggio in più. Quella faccia tosta che il Napoli ha mostrato di avere quando, raggiunto il pari con Callejòn, si è fiondata nella metà campo bianconera alla ricerca della vittoria. Peccato per il gol segnato dall’ex attaccante del Napoli, al minuto 71…brutti scherzi del destino. La poca concretezza sotto porta, che ha più di una volta vanificato la mole di gioco costruita dalla squadra azzurra, mette in risalto il grosso problema della mancanza di un bomber, un problema a cui non eravamo più abituati. L’infortunio di Milik ha stravolto i piani di Sarri ed il mercato di gennaio è ancora troppo lontano. Il tridente leggero qualche barlume di ottimismo lo ha pure dato ma, oggettivamente, non garantisce nulla che possa fare al caso di una squadra che abbia obiettivi di alta classifica. Il momento poco felice di Manolo Gabbiadini e quello ancora più scuro di Lorenzo Insigne non aiutano certo la causa napoletana, anzi. E’ solo grazie alla vivacità di Mertens, in versione ‘falso nueve’ ed alla ritrovata vena di goleador di Callejòn, che la squadra azzurra è riuscita a mantenere una posizione di classifica che profuma ancora di Europa. Non condivido affatto le esternazioni del patron De Laurentiis che richiede al suo tecnico di modificare il modulo di gioco, innescando uno scaricabarile che suona di caduta di stile. Urge, di contro, un intervento nel mercato di gennaio che sia in grado di consegnare a Sarri un centravanti degno di tale nome e delle ambizioni del ciuccio. In sintesi, c’è ancora un campionato tutto ancora da giocare e che ha ancora tutto da dire, con una Juve che non sembra essere messa tanto meglio di noi. Da tenere in giusto conto che c’è la gara di ritorno da disputare al San Paolo, una partita che grida vendetta per tutti i 71 che conosciamo, con un bomber in più nel motore, aspettando il ritorno di Milik e, magari, con un Gabbiadini da ritrovare ed un Insigne da inquadrare. Chiosa finale sulle presunte parole di Gigi Buffon allo spogliatoio bianconero: ‘…in Italia vinciamo perché gli altri si scansano, ma in Europa non succede e non succederà…’.  Al di là delle ovvie smentite e della veridicità o meno della notizia, queste parole alimentano un sospetto che in molti, da molto tempo, nutrivano circa la regolarità degli ultimi campionati. Chi non tirerà indietro la gamba è il prossimo avversario del Napoli: la Lazio di Ciro Immobile, che pure avrebbe voluto vestire, la scorsa estate, la maglia della squadra del cuore senza tuttavia riuscirvi. E vista la regolarità con cui Immobile sta segnando tra le fila della Lazio, aumenta a dismisura il rammarico per un matrimonio che qualcuno (don Aurelio?) ha deciso che non s’avesse da fare. Chissà che con Ciro al centro del nostro attacco, i punti in classifica non sarebbero stati di più degli attuali 20…non c’è controprova ma tanti, troppi sospetti. Avanti Napoli, Avanti!

 

Riccardo Muni

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