Domani sera il Napoli di Sarri affronterà la Lazio di Inzaghi per la dodicesima giornata di campionato. Ciro Immobile, attaccante della Lazio, ha parlato in una lunga intervista a Il Mattino, tra le altre cose, anche della vicenda Higuain, che questa estate è passato dal Napoli alla Juve, e del suo inizio con quest’ultima.
Ironia della sorte, lei deve tanto a due difensori? “Sì, Ciro Ferrara e Massimo Filardi. Furono loro a fare carte false per portarmi alla Juventus. All’epoca ero al Sorrento, facevo 40 minuti di treno al giorno dopo la scuola per andarmi ad allenare. Un panino e partivo. Non è che ci volle tanto a convincermi ad andare a Torino”.
Più complicato convincere sua madre, Michela? “Sì, non faceva che chiamarmi e dirmi di tornare a casa. Ma io ero alla Juventus, in un grande club e volevo diventare un calciatore. Lo volevo con tutto me stesso. Ero solo, la tentazione di mollare grande, ma ho resistito”.
Maradona, De Laurentiis e i tifosi pensano che Higuain si è comportato da traditore. Che ne pensa? “Normale questo genere di reazione: era l’idolo di tutti, ha segnato 36 gol in una stagione. Difficile accettare un simile addio, andando peraltro nella squadra rivale. Ma è normale anche che uno come Higuain possa decidere di andare in un grande club come la Juve”.
E lei, andrebbe dalla Lazio alla Roma? “No, in questo momento proprio no”.
A proposito, anche Antonio, il suo papà, non scherzava come cannoniere… “Sì, alla Sarnese fece 35 gol in 36 partie, più o meno come Higuain. Da lui ho imparato tanti segreti di questo mestiere. E soprattutto l’umiltà”.
Quagliarella le manda ancora sms dopo ogni suo gol? “No ha smesso di farlo dopo la stagione col Pescara. Però se me li rimanda sono contento”.