Il Punto di U. Garofalo – Missione Gabbiadini: convincere Sarri, ora o mai più

Serenità, questa sconosciuta. All’ombra del Vesuvio, Manolo Gabbiadini non sta certamente vivendo il periodo più felice della propria carriera. Il feeling con Maurizio Sarri, infatti, non è mai scattato. Con l’arrivo del tecnico toscano sulla panchina azzurra, l’ex blucerchiato ha trascorso un’intera stagione in panchina, mettendo in cassaforte appena 982′, spalmati su 30 partite. Con l’addio dell’attore protagonista Gonzalo Higuain, Manolo è rimasto in bilico per l’intera sessione di calciomercato, visti gli interessamenti del club per Kalinic e Pavoletti. Iniziata la stagione con i migliori auspici, l’esplosione di Milik ha immediatamente retrocesso Gabbiadini a punta di secondo rango nello scacchiere tattico azzurro. Il centravanti bergamasco si è preparato a vivere un nuovo incubo, fino all’inatteso infortunio del compagno-rivale: rottura del crociato e gerarchie improvvisamente sovvertite. Pur rimanendo l’unica punta di ruolo a disposizione di Sarri, il classe ’91 è stato ripetutamente messo in discussione da media e tifosi, alcuni dei quali sono arrivati a reclamare persino l’impiego di Negro, attaccante della Primavera. La rottura con la società, addirittura, è stata sfiorata nella gara di Crotone, quando il numero 23 si è fatto espellere alla mezz’ora con il Napoli in vantaggio di un goal. I vertici del club, alla fine, hanno deciso di preservare un patrimonio tecnico ed economico al momento indispensabile. Adesso Manolo ha in testa un’unica missione: convincere Sarri ed un ambiente sfiduciato. Il tempo è ancora dalla parte del giocatore, anche se il calciomercato invernale non è poi così distante: non è un caso, in fondo, se riprendono a circolare i nomi di Pavoletti e Zaza. Serenità, questa sconosciuta…

Il Punto di Umberto Garofalo
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