Continua la maledizione degli errori individuali. Ancora uno. L’ennesimo. Chissà cosa avrà pensato Sarri quando Maksimovic affronta a braccio largo l’avversario che da destra sta per crossare. I turchi chiassosi e speranzosi ringraziano in quello stadio che sa di emozioni miste tra orgoglio e paura. L’errore è li perchè il Besiktas è esorcizzato dagli azzurri nel suo stesso stadio. Stadio che promette fiamme e fuoco ma produce rumori ininfluenti per un Napoli che sa controllare la gara sempre. Hisaj e Ghoulam non sono quelli dello scorso anno ma presidiano le fasce con intelligenza ed attenzione e mentre Maksimovic ha il tempo di sbagliare in una delle rare volte che i turchi ci provano è sempre Koulibaly a controllare una difesa che mai è davvero impensierita. Anche Kalidou ha il tempo di sbagliare in una delle tante palle innocue dei turchi regalando di testa in una respinta una palla d’oro, la prima della gara. Il tempo scivola tra una paura scampata ed il terrore di prendere altri goal che complicano il match la metà campo in fase difensiva aggredisce e protegge un reparto difensivo che non è al meglio. Resta il quesito: gli errori individuali sono variabile indipendente o dipendono da cause specifiche? Da non sottovaluatare entrambe le possibilità. Il pareggio in terra turca viene fuori per l’ennesima distrazione difensiva individuale che macchia una gara che sul campo il Napoli domina.
a cura di Alessandro Tullio