Gabbiadini con Insigne e Callejon è il trio al quale Sarri affida le speranze di un Napoli che vuole assicurarsi la vetta. Il dibattito però, continua. In quel di Instambul il dubbio si insinua e non regala margini di discussione. Gabbiadini è o non è un centravanti. Se si guardano i movimenti non sempre attacca negli spazi giusti. Al contrario, spesso trova il tempo quando la squadra ritarda la giocata. Un abito “scomodo” perchè il Napoli e Gabbiadini non sanno cercarsi e quindi non si trovano. Tempi e spazi. Il risultato è che l’azione mai sfocia nella velocità che serve e nei tempi che richiede il calcio sarriano. Il tempo scorre, il Napoli non la sblocca ed i turchi rumoreggiano in quella Vodafone Arena che si fa di fuoco. Ai lati la vita non è più semplice perchè le giocate si creano, ma non arrivano mai alla conclusione. Quando c’è la conclusione è la lucidità che manca. E’ un Napoli che non è concreto con Insigne a sinistra che spreca molto e con Callejon dall’altra parte. Non sempre si può arrivare alla conclusione perchè i turchi leggono con ampio anticipo le giocate. La sblocca Hamsik da fuori, come la partita chiedeva perchè ogni giocata era neutralizzata alla fonte. Forte la mancanza di un terminale di manovra. Uno pari. Un punto in due partite è impari contro un Besiktas mai all’altezza di questo Napoli per bellezza, ma più cinico e cattivo sotto porta nel complesso. Urge una punta, l’assenza di Milik è pesante per una squadra da vertice.
a cura di Alessandro Tullio