Il processo è iniziato: la difesa è sul banco degli imputati

Due regali alla Juve, uno dove c’è l’errore del singolo, l’altro dove viene coinvolto l’intero reparto. Gli “incidenti” difensivi contro i bianconeri si sommano ai tanti già commessi in questa stagione. Nel reparto pesa senza dubbio l’assenza per infortunio di Albiol, colui che comanda tempi e movimenti. Senza lo spagnolo meno sicurezza per tutti gli altri. Dodici gol incassati in campionato, come Roma, Lazio e Chievo. Un elenco, quello azzurro, che vede tra le indecisioni più gravi quella commessa da Koulibaly contro la Roma, e quella, sempre del senegalese, insieme a Ghoulam, sulla rete di Petagna. Gravissimi anche i due clamorosi retropassaggi di Jorginho contro Benfica e Besiktas: due ingenuità, due gol. Anche Reina non è stato sempre impeccabile, evitabile il primo di Niang, uno sbaglio anche sul secondo gol del Besiktas. Fase difensiva che vede la linea a quattro il più in alto possibile, un atteggiamento che a volte può costare caro quando non scatta la trappola del fuorigioco: la rete di Benali del Pescara. Per evitare che la squadra si allunghi e i difensori si ritrovino di fronte agli uno contro uno, c’è bisogno del pressing alto e dell’occupazione degli spazi sincronizzata tra i vari reparti. Tre interpreti della linea a quattro sono gli stessi dell’anno scorso, mentre Maksimovic sta apprendendo adesso i movimenti. Tonelli, che ha giocato con Sarri ad Empoli, ancora non è stato impiegato in questa stagione. (Il Mattino)

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