Davanti al ds Giuntoli, con la porta dello spogliatoio ben chiusa, ieri mattina Lorenzo Insigne ha chiesto candidamente perdono al tecnico Sarri e ai compagni di squadra. Non voleva offendere nessuno, non voleva essere un gesto di ammutinamento il suo, non era una mancanza di rispetto nei confronti di chicchessia. Si è scusato, l’attaccante, per la scenata di sabato durante la gara contro i bianconeri: Insigne, sostituito al 15′ della ripresa per «mancanza di benzina» (la motivazione ufficiale di Sarri), è uscito bofonchiando. E la cosa non è passata inosservata, perché ormai alle decine di telecamere sparpagliate sui campi di gioco non sfugge praticamente più nulla. Quel semplice «perché io?» è stato ritenuto dall’allenatore del Napoli una reazione grave, tant’è che subito dopo la partita Sarri si è mostrato infuriato. «Quando esce deve stare zitto: io non ho mai manifestato platealmente la mia contrarietà per le volte in cui ha giocato male». E allora il club ha voluto porre riparo intervenendo subito. Il direttore sportivo Giuntoli ha infatti parlato a Insigne ieri mattina a Castel Volturno e subito dopo, durante la riunione tecnica, c’è stato il chiarimento con tutti. Fonte: Il Mattino