Il Mattino – Dino Zoff: “Higuain? Sarà più dura per lui il ritorno al San Paolo”

L'ex portiere di Juventus parla del big-match di Torino
L’intervista L’analisi dell’ex allenatore attraverso le pagine de “il Mattino”
«Lo scudetto? Decisiva solo per il Napoli»
Da Altafini a Higuain, da Quagliarella a Ciro Ferrara. In tanti hanno varcato il Rubicone, passando dal Napoli alla Juve. In pochi, forse solo Dino Zoff, non è mai stato considerato un vero traditore dai tifosi azzurri degli anni 70. «Questa è una bella cosa, eppure c’era anche io in quella sfida che nell’aprile del 1975 negò il primo scudetto agli azzurri proprio grazie a quel gol di José. E io feci una grande parata su Juliano». Dino Zoff, 74 anni, è stato il portiere del Napoli dal 1967 al 1972 prima di trasferirsi alla Juventus. In bianconero, Zoff ha vinto sei volte lo scudetto tra il 1973 ed il 1982.
Come si ferma Higuain? «Beh, non avendo mai cali di tensione, cercando di arrivare una frazione di secondo prima sul pallone e provando ad anticipare i suoi movimenti».
Un vantaggio per Koulibaly e gli altri conoscerlo? «Fino a un certo punto. Qui si tratta non di uno comune, ma di un campione che può far gol in ogni modo. E in ogni momento. Anche quando sembra nella sua serata peggiore, può colpirti e farti male».
Mancherà più Dybala alla Juve o Milik al Napoli? «Allegri mi pare abbia qualcosa in più in termini numerici nella rosa. In particolare lì in attacco. Per questo credo che l’assenza di Milik si farà sentire di più. Anche se giocare con quei piccoletti in avanti è una cosa che non mi dispiace, perché dà tanta imprevedibilità».
Per chi è più importante la gara di questa sera? «Per il Napoli. Se perde difficilmente riuscirà a rialzarsi. Nella lotta per il titolo sarebbe fuori, anche se mancano ancora sette mesi alla fine della stagione».
Che partita sarà per un ex come Higuain? «Speciale all’inizio. I ricordi fanno parte degli uomini. Ma poi appena inizia la gara tutto viene messo da parte. E ci mancherebbe pure… certo al San Paolo sarà diverso: lì la gente neppure per un momento gli darà tregua. Conosco bene quel pubblico».
È un Napoli in ripresa, non trova? «Le due vittorie consecutive hanno fatto sicuramente bene al morale, ma sono queste gare che fanno alzare definitivamente il morale perché danno il senso della propria forza. Per questo dico che stasera è una gara molto delicata: dopo la sconfitta nello scontro diretto con la Roma, perderne un altro non sarebbe facile da mandare giù».
La Juve può riuscire a vincere il sesto scudetto consecutivo? «Diciamo che sarebbe una sorpresa se non vi riuscisse. Ha fatto un po’ di fatica nelle ultime partite, ma non credo che possa vincerle proprio tutte. Poi ha il merito che subito dopo una caduta si rialza subito».
Un merito che è la sua forza? «Certo. Anche stasera è la Juve ad essere favorita dai pronostici anche se credo che sarà una gara molto combattuta e molto divertente da vedere».
Che consigli darebbe a Sarri? «Per carità, proprio nessuno. Lui sa bene che affrontare la Juventus in casa sua non è mai una cosa semplice e che riuscire a non perdere è necessaria una prova di gran carattere».
Ma la sua favorita stasera è la Juve. «Sì, è più completa in ogni reparto. Ed ha tanta personalità. Il Napoli è una buona squadra, e sono sicuro che avrà un ruolo da protagonista in questa stagione».
Un’ultima cosa: Buffon o Reina? «Due straordinari portieri, Reina è straordinario ma Gigi è Gigi».
La Redazione 
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