«Il più “bastardo”? Senz’altro il mio amico Aldo Serena. Ogni volta che ci incontriamo glielo ricordo. Porto ancora i segni di una bella gomitata sotto al mento. Però lui era furbo e non si faceva scoprire dall’arbitro. Oggi con tutte le telecamere sarebbe espulso ogni domenica. Il più forte, e di attaccanti forti ne ho incontrati tantissimi, è uno che nessuno forse ricorda che, però, mi ha mandato al manicomio. Non era titolato come Van Basten o Batistuta. Era la mia seconda partita, avevo fatto bene contro la Juve e partii titolare. Rino Marchesi il giorno prima convoca me, Bruscolotti e Ferrario e ci chiede quali avversari avremmo voluto marcare. Io ovviamente ero un ragazzo quindi ho preso la parola per ultimo e lì ho commesso un grandissimo errore perché Bruscolotti dice “io marco Zico” e io penso “cazzo, menomale lui marca Zico”; poi Marchesi chiama Ferrario e Moreno dice “mister, va bene io prendo Carnevale”; e io penso “menomale va, mi è andata bene”. Alla fine, pensando di essere il re dei furbi, dico “io prendo Montesano”, il terzo attaccante dell’Udinese. Io solo alla fine della partita ho capito perché quei due bastardi dei miei compagni non volevano Montesano. Montesano era un dribblomane che se stava in giornata ti mandava al manicomio. Io quel giorno sono completamente impazzito per le finte che è riuscito a farmi. E ancora maledico i miei due compagni che mi fregarono».
Tratto da Il Mattino