Durante il programma calciosprint sulle frequenze di Radio Nuova Vomero, è intervenuto l’ex portiere del Napoli Gennaro Iezzo sul momento della squadra azzurra. “La parata più difficile di Reina? Sicuramente quella d’istinto su Maccarone, si era sull’1-0 ed è stata decisiva per conservare il risultato. Sul valore del portiere c’è poco da dire è davvero forte, può succedere che ha dei momenti poco brillanti ma lui è il leader della difesa azzurra. Sulle sfide contro la Juventus dico che quello che ricordo volentieri sono quelle che tu vinci contro di loro. Sono gare che si caricano da sole e in città sono spesso sentite. Io ne ho vinte ed ero soddisfatto il giorno dopo. Io accettai la maglia azzurra senza tentennare neanche per un secondo, sono tifoso del Napoli sin da piccolo e per me è stato un onore accettare la destinazione partenopea. Chi non accetta il Napoli lo rispetto ma non lo condivido, qui si vivono emozioni uniche e la gente ti stima in maniera viscerale. Attualmente sto aspettando l’occasione giusta per poter dimostrare quanto valgo. Purtroppo ad Avellino sono successe cose spiacevoli, sono rimasto deluso da alcune situazioni inspiegabili ed ho deciso di andare via. Su Donnarumma dico da una vita che è predestinato, lo conosco da una vita e si vedeva all’istante che aveva i riflessi pronti e voglia di arrivare. Se continua su questa strada è l’unico erede del post Buffon. Il settore giovanile azzurro? Magari, sarebbe un’occasione incredibile per me, però per qualche strano motivo non credo che sia possibile. Forse la proprietà non vede di buon occhio i napoletani e questo me ne dispiace tanto. Mi auguro che con l’inserimento del mio amico Grava sia cambiato il vento da questo punto di vista”.
La Redazione