L’equilibrio nelle partitissime viene rotto spesso da singole giocate di un campione. In Juve-Napoli, sulla carta, quello che da solo può spostare più di chiunque altro l’inerzia della partita è Gonzalo Higuain che dopo dieci giornate ha segnato due reti in meno rispetto al rendimento di Napoli ma la media gol è simile perché in bianconero ha giocato meno. Fondamentale sarà la sua marcatura: Gonzalo si muoverà tra la coppia centrale Maksimovic-Koulibaly ma si allargherà anche sugli esterni dove troverà da un lato Hysaj e dall’altro Ghoulam. Nei piani azzurri il difensore chiamato più di chiunque altro a fermarlo è Koulibaly, sia per la sua capacità di andare in anticipo, sia per le sua velocità in fase di recupero. Il senegalese è l’indiziato numero uno a frenare l’argentino ma è chiaro che l’attenzione al suo controllo dovrà essere totale in ogni attimo di partita da parte di tutti i difensori e in generale di tutta la squadra. Già, perchè l’idea difensiva di base di Sarri è quella di andare a pressare alto per recuperare il pallone il più in alto possibile: l’intenzione è di tagliare i rifornimenti per il Pipita e di fargli arrivare meno palloni possibili puliti. Chiudere le linee dei passaggi, compito questo che spetterà ai tre centrocampisti: Hamsik, Jorginho e Allan. L’obiettivo è di isolare il più possibile il Pipita e per questo sarà fondamentale il compito dei tre azzurri che dovranno fare da barriera davanti alla difesa a quattro per evitare i palloni filtranti. Fonte: Il Mattino