Sul calcio d’angolo la prima opzione prevede l’inserimento di Hamsik sul primo palo, in ragione della sua conclamata rapidità d’azione (vedi Benfica), proprio alla maniera dell’ex Cavani, in gol in Europa League allo stesso modo contro la Steaua Bucarest nel 2010, o andando più a ritroso nel tempo di Di Biagio all’Inter o di Mancini ai tempi della Lazio. La variante Hamsik non è disgiunta anzi è funzionale dall’entrata in scena dei cingolati della difesa, di solito stanziali sul secondo palo ma pronti a colpire in libertà proprio grazie alla «migrazione» di alcuni marcatori (di soliti quelli con più centimetri e peso) all’inseguimento del compagno in fuga: ecco spiegati i gol di Koulibaly, Maksimovic e Chiriches. Con le stesse scene replicate: portieri disperati perchè la difesa a uomo, a zona o mista non ha funzionato e perchè qualcuno (c’è sempre una pedina con più colpe…) è partito in ritardo o ha eseguito il movimento sbagliato (mai all’indietro, ricordiamolo, sempre in avanti e in diagonale), ostacolato magari da un «blocco» subìto: altra arma in più in area di cui gli azzurri sono maestri. Fonte: gasport