Napoli/Empoli: la partita ai raggi X

Shorupski è bravo, ma forse Mertens gli arriva troppo addosso e quando calcio trova lo spazio occupato. Dopo è reattivo il portiere, ma il primo tocco (sporco) del belga finisce per incidere sulla dinamica dell’azione (35’ p’t). Però è un errore anche il disimpegno di Costa.

 

E’ nell’impatto della ripresa, quando il Napoli va a dare consistenza al suo forcing, soprattutto porta pressione alle giocate difensive dell’Empoli. Ma di svolte ce n’è almeno un’altra: ed è sulla traversa di Dimarco e poi sulla prodezza di Reina, che toglie dalla porta la volée di Maccarone.

 

Al Napoli mancano i ritmi (soliti) e la fisicità di un Gabbiadini. E’ manovra densa di riflessioni, senza le accelerazioni che potrebbero cambiarla, Il 4-3-3 con Mertens (terzo gol in campionato) è una soluzione cui guardare, soprattutto avendo corsa come ai bei tempi.

 

Meglio non prosciugarsi in corse estenuanti che appartengono al pressing alto: l’Empoli preferisce aspettare intorno alla propria trequarti, sta ad uomo nella zona e lascia che Saponara si limiti a togliere l’aria e la giocata a Jorginho. Ognuno fa quel che può. La ripresa è più «libera»

Fonte: CdS

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