Ci sono voluti 50 giorni per prendere per mano il Torino, conquistare la fiducia dell’allenatore e oliare i meccanismi coi nuovi compagni, una stagione iniziata con la maglia del Napoli (1 presenza) e che potrebbe concludersi in granata col ritorno in Europa ed in nazionale, tali gli obiettivi dichiarati all’inizio dell’avventura. Timido, riservato, nonostante la lunga militanza da professionista (255 presenze e 4 gol con la maglia dell’Empol in 7 stagioni), il centrocampista romagnolo sta vivendo una seconda giovinezza calcistica. A 30 anni Valdifiori un treno l’ha perso, un altro, l’ultimo, appena in tempo per firmare il passaggio al Torino lo ha preso al volo. «Ho preferito il Torino alla Champions League», il commento a caldo al momento del passaggio in granata, un giorno che potrebbe essere ricordato a lungo da Valdifiori che sotto la Mole ha l’occasione di cancellare la stagione incolore a Napoli ed affermarsi in un club prestigioso ed ambizioso dopo una vita ad Empoli e prima ancora a Legnano, Pavia, Cesena. A Torino Valdifiori è arrivato davvero in treno, con l’ultimo Frecciarossa utile per firmare il contratto agli sgoccioli del calciomercato. Un cavillo ha rischiato di far saltare tutto, una clausola contrattuale che prevedeva il prestito con riscatto automatico al raggiungimento delle 20 presenze che ha fatto irrigidire De Laurentiis. Cancellata la clausola, grazie anche alle pressioni di Mihajlovic, Valdifiori per i prossimi 4 anni potrà togliersi delle belle soddisfazioni. Fonte: gasport