Questi i voti del CdS
BENATIA 6,5
E’ vero che Suso lo attira spesso fuori dalla linea. Lui, però, non perde colpi, concedendo allo spagnolo una sola occasione. Esce per aumentare il peso offensivo.
BUFFON 6
Si allunga sul secondo palo per disinnescare il sinistro a giro di Suso. Nulla da fare invece sulla sassata di Locatelli che sfiora il sette.
BARZAGLI 6
Ci mette almeno metà tempo per prendere le misure a Niang, che poi, dalla sua parte, non riesce più a farsi largo, a sfondare.
ALEX SANDRO 6
Per mezz’ora il brasiliano si impadronisce della corsia sinistra, aprendosi varchi importanti. Come tutta la Juve, però, il suo ardore si affievolisce.
DYBALA 6
Gli cede la coscia destra nel momento in cui tenta di sorprendere Donnarumma da poco oltre centrocampo. Perdita pesante…
BONUCCI 6
Preciso e pulito in chiusura. Si fida troppo dei suoi piedi: un paio di buoni lanci, ma anche un erroraccio che quasi manda in porta Bacca.
KHEDIRA 5,5
Prova, senza grandi risultati, ad occupare gli spazi che Dybala libera con il suo movimento. Nella ripresa il suo passo si appesantisce. Al 96′, però, soaventa il Milan con un tiro da fuori aerea. E solo un miracolo di Donnarumma gli nega la soddisfazione del pareggio.
HERNANES 5,5
Attento solo nel mantenere la posizione. La sua impostazione, però, è sempre scontata e prevedibile: non incide, non sale in cattedra.
CUADRADO (34′ PT) 5
Il colombiano entra al posto di Dybala e va a fare la seconda punta, al fianco di Higuain. Eccede nelle conclusioni e nei personalismi, senza trovare lo spunto giusto.
PJANIC 5
Gli viene annullato ingiustamente il primo gol su punizione in maglia bianconera. Parte con il piede sull’acceleratore, per poi spegnersi e lasciare una voragine che Locatelli riesce a sfruttare alla grande.
HIGUAIN 5
Primo tempo inconsistente, in cui tocca pochi palloni. L’argentino si rivede nella ripresa, ma solo per lanciare i compagni. Mai pericoloso: una notte complicata per il Pipita.
MANDZUKIC (30′ ST) 5
Praticamente non tocca mai palla: innesto inutile.
DANI ALVES 5
In avvio dà anche lui un occhio a Niang. Poi pensa soltanto a spingere…vanamente.
L’arbitro RIZZOLI 4