Il punto della situazione. Dolente più che mai, ma tant’è: il capitano non solo non ha alcuna intenzione d’abbandonare la nave, ma rinnova puntualmente l’appuntamento sul suo sito. Tornandoci su un po’ più a tiepido (se non a freddo), trasmettendo stati d’animo ed impressioni sulla serata storta. La terza della serie andata di traverso anche se poi, le due precedenti uscite, erano in pomeridiana. Atalanta, Roma e Besiktas: un triangolo di pura sofferenza da smantellare in fretta, ma da tenere per contro ancora ben presente. Poiché da lì, esaminando accuratamente i vari pro e contro, ci si può risollevare e ripartire. Capitan Marek e l’intera truppa non intendono arrendersi a quel nemico invisibile e strisciante, visto che gli stessi azzurri non si capacitano sul come e perché si sia arrivati allo zero assoluto in tre match.
LA DELUSIONE
«Abbiamo dato tutto contro il Besiktas, ci abbiamo messo tutto dentro» ecco ciò che si legge (traduce) sul suo sito. Hamsik mercoledì notte era già apparso piuttosto rabbuiato dopo il fischio finale. Capo chino e quei mille perché a rincorrersi senza sosta: «Eppure per ben due volte siamo stati in grado di tornare in partita. Ma per pareggiare la terza volta era ormai troppo tardi. Al terzo gol non abbiamo avuto il tempo di rispondere. Il calcio è anche questo». Non deve e non vuole scoraggiarsi, anche se il quadro generale non appare dei più rassicuranti. Nel calcio succede anche che non ne va bene una: «E’ vero, abbiamo perso il terzo duello di fila. E’ un brutto momento, ogni nostro errore viene punito e non riusciamo a fare risultato».
IL RISCATTO
Il rammarico è profondo: per lui, per la squadra, ma anche per i tifosi. «Ci spiace di aver deluso ancora una volta i nostri tifosi. Ma il nostro dovere è quello di continuare a lavorare duramente, per riprendere a far bene e spezzare questa serie imbarazzante». Lui per primo ci terrebbe a smontare già da subito quella prova scaturita da tre indizi piuttosto pesanti. C’è voglia di farlo già dalla prossima, di ribattere già dopodomani quel ferro che è ancora incandescente: «A Crotone giocheremo per la vittoria. Noi ci crediamo». Così chiude il breve ma intenso intervento sul quel sito a cui affida sistematicamente le sensazioni del post gara. Marekiaro non vuole disilludersi, pensa piuttosto a reagire. Il tutto sullo stesso tenore di ciò che aveva scritto dopo la sconfitta ad opera della Roma, solo che adesso quella sorta d’anomalia si fa più ricorrente.
SENZA SOSTA
Da sufficienza piena contro i giallorossi, un gradino più in basso con i turchi, Hamsik ha svolto ancora una volta il solito frenetico lavoro con un certo profitto. Ha cercato qualche lampo, ha provato l’inserimento a sorpresa, s’è fatto in quattro e s’è concesso pure qualche pausa in più, cercando però di non mollare mai. Pur essendo fra quelli che hanno continuato a tirare senza sosta la carretta. Giocando peraltro quasi tutti i 180 minuti con la nazionale slovacca, in aggiunta ai quasi mille fra campionato e Champions. E’ ora di rifiatare? Fosse per lui, mai.
Fonte: CdS Campania