Scomoda involuzione di un Napoli che diventa “carta conosciuta” in Italia ed in Europa. Codificato il gioco di Sarri anche il Besiktas si nutre di errori individuali azzurri che maturano all’interno di una prestazione che non convince. Non convince perchè il Napoli non è mai coperto preventivamente. Non convince quando un passaggio scontato di Jorginho diventa sanguinoso perchè il centrale non si fa trovare in posizione attiva. Non convince quando subisce i goal che sanno di incertezza difensiva e di errore individuale di una difesa, Reina compreso, che non si ritrova nelle marcature e negli spazi. Il Napoli soffre nel pressing non sempre ordinato e continuo che era un punto di forza della fase di non possesso. Sciagurato il Napoli perchè figlio di uno squilibrio che sa di mente più che di condizione fisica. La squadra corre ed a tratti non lo fa benissimo, cosi si trova scoperta e non copre spazi che diventano vitali. Si soffre dai lati, nel mezzo, pesante l’assenza di Albiol. Rimangono i cocci di una squadra che raccoglie la terza sconfitta figlia dell’ennesimo disequilibrio di squadra, frutto di un approccio mentale sbagliato da parte di tutti, perchè la fase di non possesso non riguarda solo la terza linea. Un Napoli forte ha bisogno di un Napoli equilibrato e feroce nella fase di non possesso. Terza sconfitta di fila, suona l’allarme.
A cura di Alessandro Tullio