Errori individuali e disequilibrio nell’aggressione degli spazi e dei tempi fanno della metà campo azzurra il primo artefice della terza sconfitta in tre gare. La gara non è mai stata presa in mano dagli azzurri che la prendono a metà campo e sanno perderla. Perdono palla, subiscono le ripartenze e vedono scivolare via i turchi in quegli spazi che solo il disequilibrio sistematico lascia. Si aprono le corsie nel corso di una gara mai interpretata con sagacia tattica, unita a quella cattiveria che il Napoli ha perso, seppur a tratti ritrova trame di gioco interessanti sugli esterni. La metà campo azzurra soffre nel filtro e nel pressing e gli errori individuali come la leggerezza di Jorginho sono una spia di un malessere mentale prima che tattico che lascia intravedere il peggio, se non si ricorre alla soluzione. La partita con i turchi sfugge via via di mano perchè mai c’è la cattiveria e la personalità di gestire, l’ennesima partita che nasce male e finisce peggio. Pochi lampi, qualche idea, poca personalità. Metà campo da rivedere negli uomini e nel morale.
A cura di Alessandro Tullio