Sono arrivati in 2500, ma alla fine a preoccupare di più è solo un decimo del totale dei tifosi turchi sostenitori del Besiktas, impegnato stasera al San Paolo nella trasferta di Champions League. Duecentocinquanta, trecento giovani che preoccupano soprattutto per quell’avvertimento lanciato in Rete con una scritta dal sapore ambiguo e vagamente minaccioso: «Napoli, stiamo arrivando…». Un messaggio che non è passato inosservato. Al punto da allertare la Digos della Questura di Napoli, che ha deciso di innalzare ulteriormente gli standard di prevenzione e controllo per la sicurezza di quanti si recheranno allo stadio, ma anche della grande maggioranza di supporters arrivati da Istanbul in città che nulla hanno a che fare con il tifo violento. Eppure quella foto «Napoli, we are coming» firmata dalle «aquile nere» di Istanbul è stata interpretata come una mezza dichiarazione di guerra. Per questo tutti i tifosi in arrivo all’aeroporto di Capodichino o sugli autbus provenienti da Roma Fiumicino sono stati controllati. Un’attenzione particolare la Digos la dedica in queste ore al gruppo di ultrà vicini agli ambienti della galassia autonoma, che com’è noto non ha confini geografici e che spesso si è resa protagonista anche di disordini ben al di là dei campi di gioco. Nella foto rilanciata da alcuni siti turchi compaiono una decina di hooligans del Besiktas – tutti giovani e con il volto coperto da sciarpe e bandane – con bandiere e simboli tutt’altro che pacifici (c’è anche una bandiera nera sul cui sfondo campeggia un teschio). A questa parte di ultrà la polizia e i carabinieri in servizio a Fuorigrotta ma anche nel resto del centro dedicheranno particolare attenzione. La gran parte dei tifosi organizzati in partenza da Istanbul sbarca in queste ore a Roma: ad attenderli ci sono i poliziotti della Capitale, che li scorteranno a bordo di bus che proseguiranno per Napoli. Qui – alla barriera autostradale – verranno presi in consegna dai colleghi di Napoli che – all’occorrenza – potranno anche effettuare perquisizioni. Subito dopo le carovane di tifosi verranno concentrate alla Stazione marittima. E qui si prevede uno straordinario impiego di uomini in divisa per evitare che frange possano eludere i controlli raggiungendo autononamente Fuorigrotta. A ben vedere quel che peoccupa di più sono i grandi numeri con i quali le forze dell’ordine dovranno fare i conti fino all’ingresso dei turchi al San Paolo. A loro sarà riservato il settore ospiti della tribuna laterale confinante con la Curva A, nell’anello superiore perché l’Uefa non ammette la sistemazione nel primo anello. A stemperare le tensioni della vigilia e a lasciar ben sperare, comunque, cìè il messaggio lanciato da un non meglio definito gruppo di ultà napoletani sul sito internet Mondo Ultrà: «Quei ragazzi con i volti coperti che dicono Napoli stiamo arrivando – si legge – non sono nemici, ma ragazzi che combattono gli abusi del governo turc». Sarà, ed anzi speriamo sia così. Fatto sta che solo poche ore dopo – questa volta sulla pagina Facebook dello stesso Mondo Ultrà, da Napoli è stata postata una foto eloquente che suona quasi come un preallarme: «Turchi del Besiktas stanno coprendo con i loro adesivi il logo degli ultras napoletani»
. Fonte: Il Mattino