QUELLO CHE GLI ESPERTI NON DICONO – Serie A, giornata 6

NAPOLI-ROMA 1-3 

Non una semplice quanto fondamentale vittoria, bensì un delitto perfetto quello compiuto dalla Roma. I giallorossi rompono infatti una doppia serie positiva della gestione Sarri poiché, con il toscano, il Napoli mai aveva subito tre gol e perso al San Paolo in campionato. Infondate le voci di un calo fisico ad ottobre, preoccupanti quelle di una sorta di stress mentale da troppi impegni. La decina di fuorigioco mancati dalla linea difensiva azzurra, come si dice oggi in gergo, ‘possono accompagnare solo’.

PESCARA-SAMPDORIA 1-1 

Due squadre ed un bisogno comune: cosa pretendere da questo campionato? Il bel gioco, nei desideri di entrambi, potrebbe non bastare: se a Giampaolo manca qualche pedina idonea, ad Oddo manca ancora la vittoria (sul campo). E la lotta salvezza è lì, pronta a risucchiare.

JUVENTUS-UDINESE 2-1 

Bentornato e complimenti a Delneri! Concedetecelo per una medio-piccola che finalmente non parte battuta al cospetto della strafavorita Juventus. Bianconeri non brillanti e vincenti con due calci piazzati (chapeau Dybala), schierati da Allegri con un poco guardabile 4-4-2 che denota un legame quasi indissolubile col 3-5-2 di contiana memoria.

FIORENTINA-ATALANTA 0-0

Il gioco impostato, seppur piacevole, lo scorso anno da Paulo Sousa non sorprende più nessuno, figuriamoci un’Atalanta rivitalizzata, spesso ad un passo dal colpaccio. Non marginale l’astinenza di Kalinic, ma questa è roba da espertoni!

LAZIO-BOLOGNA 1-1

Dopo una gara con 25 occasioni da gol e 3/4 gol fatti, si sarebbe parlato di Lazio come anti-Juve. Dopo una gara da 25 occasioni da gol ed uno 1-1 finale, grazie peraltro ad un rigore inventato in zona Cesarini, si parla di Lazio regressa. Il calcio l’ha inventato il diavolo, il calcio non è una scienza esatta: chi più ne ha, più ne metta.

GENOA-EMPOLI 0-0 

Un pareggio che soddisfa entrambi gli allenatori, a giudicare dalle loro dichiarazioni post-gara. In casa Genoa pesa nel giudizio il rosso a Lazovic, in casa Empoli qualcosina non torna. Un punto che smuove indubbiamente la classifica ma i toscani non sono più la macchina da guerra di Sarri e Giampaolo, proporzionalmente al capitale umano ille tempore a disposizione. Un dato su tutti è allarmante: due gol fatti in 8 partite, contro il Crotone, firmati da due difensori.

SASSUOLO-CROTONE 2-1 

Le due facce di Davide Nicola, post-vantaggio e post-svantaggio della sua squadra, sono emblematiche: incredulità e… incredulità. Le sfumature però sono diverse e fanno la differenza: nel primo caso si manifesta scarsa consapevolezza dei (pochi) mezzi a disposizione, nel secondo si specchia tutta l’inesperienza e la disabitudine dei suoi uomini.

INTER-CAGLIARI 1-2 

Discorso ampio, molto ampio su: problemi ambientali, errori di De Boer, fragilità cronica a tutto tondo dell’Inter. Tutta roba da espertoni.

CHIEVO-MILAN 1-3

Il miglior calciatore del Milan è da otto giornate in panchina, nonostante le caterve di gol realizzate in Serie A. Eppure in soli 2 mesi ha già dato un ordine tattico, sconosciuto ai rossoneri dai tempi di Ancellotti. Non ce ne voglia Allegri ma Montella non può disporre per ora di Ibrahimovic e Boateng.

PALERMO-TORINO 1-4

La prima cosa che viene in mente è “De Zerbi esonerato”, nonostante il tanto chiacchierato arrivo dei cinesi anche in Sicilia. Difesa rosanero da rivedere senza dubbio, ma quei tre affrontati ieri non sono gli ultimi sbarcati in Serie A. Con idee chiare, tattiche e non, e spogliatoio unito l’Europa non può essere un sogno ma per lo meno un obiettivo.

A cura di Mario De Martino

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