«I difensori di oggi sbagliano perché non buttano mai via la palla. Anche quando sarebbe il caso…». Ruud Krol, pilastro dell’Ajax e della grande Olanda degli anni 70 di Cruyff, Neeskens, Haan e compagni guidata dal maestro Rinus Michels, è il primo straniero ad approdare al Napoli con la riapertura delle frontiera nel 1980. Lui arrivava dal Vancouver e in quella prima stagione il Napoli di Bruscolotti, Celestini, Vinazzani, Pellegrini e del rimpianto Musella sfiorarono un clamoroso scudetto. «Lo perdemmo in casa col Perugia, che dispiacere. Quasi come la sconfitta nella finale del mondiale in Germania». Ironia della sorte in tribuna a commentare la gara per Mediaset, c’è Antonio Di Gennaro che quel giorno giocava proprio nel Perugia.
Krol, quello di Koulibaly è stato un errore clamoroso? «Tipico del gioco moderno. Ora nessuno butta via la palla, anche quando è il caso di farlo. Si cerca sempre il dribbling o l’appoggio al compagno, perché gli allenatori questo ti chiedono. E qualche volta si fa una figuraccia come è successo ieri la difensore del Napoli».
Lei che avrebbe fatto? «Anche noi con l’Olanda non amavamo buttare via il pallone, ci piaceva gestirlo e farlo girare… ma in certi momenti anche se l’allenatore si arrabbia meglio calciarlo lontano o darlo al portiere. La regola principale è quella di evitare di combinare un guaio. Come invece ha fatto Koulibaly».
Un Napoli in difficoltà anche in difesa? «A un certo punto la Roma in contropiede ha avuto il pallino della situazione, in questi casi si può rischiare di prendere anche 4 o 5 gol. La Roma è una bella squadra, credo che sia una di quelle che potrà fino alla fine dire la sua nel discorso scudetto».
Ha visto, non ci sono più difensori italiani in serie A?«Ai miei tempi, una vera rarità. C’ero io e pochi altri. La scuola del vostro Paese era unica, dei maestri nella marcatura a uomo».
Che giudizio dà alla gara degli azzurri? «Nel primo tempo buono, molto buono. Il Napoli è sempre stato nella metà campo della Roma, poteva segnare in un paio di occasioni ma ha preso gol quando i gol non si devono prendere. Ovvero nel finale di tempo».
Poi? «Nel secondo tempo mi aspettavo una reazione più furiosa, una squadra più grintosa. Invece è arrivato il secondo gol, da un altro errore. Il Napoli ora però non si deve abbattere, deve rialzarsi e riprendere la sua corsa. C’è tutto il tempo per farlo. E il Napoli ha le qualità per riuscirvi».
La Redazione