Dopo l’ennesima uscita di Gabbiadini, si riapre l’opzione svincolati

Quando c’è una sconfitta, si sa, la colpa non sta mai da una parte sola, ma quella di ieri al San Paolo, sembra essere ricaduta per la maggior parte sulle spalle di Gabbiadini, sostituito, contestato e fischiato dallo stadio, dopo 57 minuti di gioco. Oggi Il Corriere del Mezzogiorno scrive: “Il muso lungo, lo sguardo quasi assente di chi per la quarta volta in questa stagione è stato sostituito, senza però dare il cambio a Milik. L’altro centravanti, quello infortunato, non è neanche in tribuna. Non può fargli ombra, neanche idealmente. Contro la Roma doveva essere il momento per dimostrare tutto il suo potenziale, ma ancora una volta la sua presenza all’interno della partita è stata marginale. La discussione sull’opportunità che il club si affretti a prendere uno svincolato riprende. E il caso Gabbiadini è ufficialmente riaperto, o forse, non si è mai chiuso. Sarri ha insisitito ancora una volta: «Non riesco a vederlo da esterno», ma nelle sue corde non ci sono i movimenti, le attitudini che il suo allenatore richiede. Può allenarsi e allenarsi ancora, Gabbiadini non è stato come Higuain (il paragone può sembrare addirittura irriverente) e non è Milik. E’ l’attaccante che annusa il gol (ne aveva fatti 11 in quattro mesi appena arrivato) ma il suo non è un gioco per la squadra, non è un duettare continuo con i compagni”.

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