Troppi 60 minuti con Gabbiadini. Troppo poco il tempo che rimane con Mertens. Senza centravanti è un Napoli che si rivede con Mertens in una reazione che sa di rabbia più che di gioco. E’ la sensazione della sconfitta che deve lasciare spazio all’analisi lucida. La domanda è se questa squadra ha bisogno di un attaccante che giochi con la fisicità e vada su qualche palla lunga che molte partite di serie A richiedono. Non estetica ma spesso aiuta. Segna Koulibaly di testa. Quella testa che doveva essere di Milik in quella e in molte più occasioni. E’ mancata quella fisicità che Dzeko ad esempio ha regalato oggi alla sua Roma. Il Napoli non tiene palla e latita tutta la squadra come in un effetto domino che non perdona. Sembra un cambio tattico quello di Gabbiadini ma lo è solo sulla carta perchè nasconde grande imbarazzo nella gestione di una equivoco tattico che dura da troppo tempo ed intorno al quale qualcuno deve prendersi le responsabilità. Mertens entra e la partita si accende, il Napoli sa raccogliersi ma è tardi perchè la stanchezza ed il nervosismo del risultato inganna gli azzurri al cospetto di una Roma esperta e forte del vantaggio. Rimangono Insigne e Callejon che vengono annullati da un Napoli che mai ritrova il suo gioco e gioca la sua partita senza centravanti. Si intenda, Gabbiadini è il meno colpevole ma è la prima vittima di un equivoco tattico che va chiarito in sede di mercato degli svincolati. Parlare oggi di partita storta può far male a tutti. Si chiede chiarezza.
A cura di Alessandro Tullio