Manolo Gabbiadini, è lui l’asso nella manica che ora il Napoli dovrà far funzionare bene, possibilmente come centravanti. Uno che lo conosce bene, perchè è stato il suo allenatore alla Sampdoria, è Delio Rossi. E’ stato un periodo breve ma intenso quello in cui lo ha allenato, e oggi a Il Mattino di lui dice: “Lo volli io per il dopo Icardi. L’impatto fu molto positivo: un ragazzo sensibile, un professionista molto scrupoloso, oltre a essere un grande attaccante”.
Avrà l’ennesima opportunità per dimostrare il suo valore. “Sì è un’opportunità importante: dovrà viverla con tranquillità per potersi esprimere al meglio”.
Manolo è uno che per rendere al massimo deve avvertire fiducia. “Questo vale per la maggior parte dei calciatori e non soltanto per lui. Sicuramente è un ragazzo abituato al sacrificio e al rispetto delle regole”.
Sorride poco, a volte sembra imbronciato: solo un’immagine di facciata? “Il fatto che sia taciturno fa parte del suo carattere. Ma vi assicuro che nel gruppo è uno gioviale e si fa voler bene da tutti perché è un perfezionista e non dà mai la colpa agli altri”.
Giocare con maggiore continuità sarà indubbiamente un vantaggio… “Potrà sentirsi ancora più coinvolto. La cosa importante è che per lui si tratta del secondo anno con Sarri e sicuramente avrà già metabolizzato tutti i movimenti”.
Da prima punta è adatto per il tipo di calcio di Sarri? “Lui si sente prima punta, anche se la sua storia dice che ha fatto meglio da attaccante esterno, soprattutto a destra. Non è Higuain, le sue caratteristiche sono diverse ma da centravanti in questo Napoli ci sta benissimo”.
Il modulo, quindi, non è un problema. “Assolutamente no. Lui si sente coinvolto altrimenti sarebbe andato via visto che aveva delle richieste di altre squadre dove forse avrebbe potuto anche guadagnare di più. Se è rimasto a Napoli vuol dire che si ritiene idoneo per questa squadra: adesso avrà grandi motivazioni a livello personale e sarà stimolato dal fatto di poter essere d’aiuto ai compagni”.
Il Napoli, quindi, ha fatto bene a dargli fiducia e a non intervenire sul mercato degli svincolati? “Ha fatto la scelta più logica. Il mercato in questo momento è chiuso e avrebbe dovuto puntare su qualche scelta esotica o su un anziano. Meglio impiegare Gabbiadini fino a gennaio e poi effettuare scelte più mirate. Molto dipenderà da come recupera Milik: è vero che clinicamente può essere pronto in 4-5 mesi, però poi dovrà riacquistare le sensazioni del campo e bisognerà attendere ancora un po’ di tempo”.
Quanti gol potrà segnare Manolo? “Non è Higuain e segnerà magari 15 o 20 gol, ma può essere più funzionale al reparto aiutando gli altri a segnare più reti”.